Abbiamo visto robot che nuotano come pesci, che strisciano come serpenti, che saltano come cavallette, che volano come insetti. Oggi vediamo un robot anfibio, che nuota con la grazia di un pesce e quando esce dall’acqua “cammina” su sabbia, ciottoli, erba e ghiaccio. Si chiama Velox ed è stato progettato da Pliant Energy Systems.

La sua particolarità è proprio la capacità di muoversi sia in acqua che sulla terra, al contrario di altre soluzioni simili presentate di recente, che funzionano solo in acqua, come il robot BionicFinWave di Festo. Esteticamente i due robot sembrano molto simili: emulano i movimenti di creature sottomarine come le seppie, usando due alette ondulate in silicone per nuotare. Ma c’è una differenza tecnica rilevante: le alette del robot Festo sono attivate da due servomotori, quelle di Velox beneficiano di otto attuatori ciascuna. Questo conferisce alle alette la forza e la rigidità necessarie per farlo muovere anche sul suolo, dando alle “pinne” un movimento rotatorio che ha la stessa funzione delle zampe di un millepiedi.

Perché è importante che un robot sia anfibio? Per esplorare con la massima efficienza ambienti troppo pericolosi per l’uomo. Pensiamo, per esempio, alla ricerca e soccorso di persone in aree devastate dalla guerra o da catastrofi naturali, all’ispezione di strutture che hanno subito gravi incidenti (come i reattori nucleari). Anche l’osservazione ravvicinata di animali selvatici come gli orsi polari, o l’intervento in acque inquinate, come quelle interessate dai disastri petroliferi.

In casi come questi è probabile che non sia possibile determinare a priori se l’area da ispezionare sia unicamente acquosa o asciutta, quindi sono necessari robot progettati per gestire qualsiasi tipo di ambiente. Come Velox, appunto. Questo straordinario robot oltre tutto è anche in grado di solcare superfici meno rigide, come la neve, la sabbia e il fango, in cui gli esemplari a quattro zampe si ritroverebbero impantanati.

 

Al momento Velox è un proof-of-concept, un prodotto sperimentale, dotato di un nuovo sistema di trasmissione che è in fase di test. Si può manovrare a distanza, non richiede di essere costantemente collegato a un cavo. Il fatto che non disponga di eliche rotanti gli consente di nuotare anche nei pressi di ecosistemi delicati come le barriere coralline, le mangrovie e i letti di erba marina, limitando i danni ambientali ed evitando di restare impigliato. Non ultimo, Velox può tornare utile anche come sistema di propulsione personale per i subacquei professionisti.

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