“Se c’è un caso Fazio in Rai? Certo”. Luigi Di Maio, sollecitato dalla senatrice di Forza Italia Maria Alessandra Gallone, in Commissione parlamentare di Vigilanza Rai, affronta il tema già più volte discusso del compenso del conduttore tv: “Auspico che il prima possibile si possa ricostruire un po’ di buonsenso rispetto alle retribuzioni, ma ovviamente – aggiunge il ministro Di Maio – non sta a me affrontare questa questione, riguarda l’ad Salini ed il direttore di rete. C’è un piano della precedente governance valido fino a marzo, ma è un tema che va affrontato – spiega il vicepremier – e fa parte delle sensibilità che abbiamo trasmesso al management. Il nostro obiettivo – conclude Di Mio – è che le retribuzioni vengano assegnate e pagate senza un’ingegneria legata a società di produzione esterne”. Al vicepremier ha risposto il conduttore con una nota: “Colgo al volo il suo auspicio al buon senso e le do tutta la mia sincera disponibilità sin d’ora a parlare di televisione, di costi e naturalmente di ricavi, di opportunità, di compensi e guadagni e di ogni aspetto che riguarda la produzione dei programmi, delle produzioni esterne e del mio lavoro. E soprattutto, se lo riterrà utile, a parlare di prodotto e di contenuto”.

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