Paolo Rossi, il più imprevedibile e incisivo degli attori comici italiani, dirige un’eterogenea compagnia di attori e musicisti in Il re anarchico e i fuorilegge di Versailles, quinta e ultima tappa del suo lungo viaggio attorno al pianeta Moliere. Lo spettacolo, prodotto da TieffeTeatro Milano, racconta la straordinaria visione teatrale di un autore-attore, maestro dell’improvvisazione, sempre in bilico tra il dentro e il fuori scena, tra il personaggio, l’attore e la persona. Il re anarchico e i fuorilegge di Versailles è infatti il racconto di un sogno, attraverso cui la compagnia arriva finalmente a destinazione; è un varietà onirico fatto di diversi numeri e di diversi livelli di espressioni artistiche, che spaziano dalla prosa al cabaret, alla musica.

Qui Paolo Rossi è presente non solo nella veste di autore, ma anche di regista e interprete. Così, ancora una volta si incrociano con le visioni del tempo presente, la storia del conflitto tra il potere e i fuorilegge, intesi come coloro che vivono ai margini della strada e non hanno voce, in bilico tra la scena e la vita, tra il teatro e il potere. Uno spettacolo di teatro, sogno, speranza, parola, musica e risate. In scena, ad affiancare Rossi, troveremo Renato Avallone, Marianna Folli, Marco Ripoldi, Chiara Tomei, Francesca Astrei, Caterina Gabanella e i musicisti Emanuele Dell’Aquila e Alex Orciari.

Lo spettacolo andrà in scena dall’11 al 31 dicembre al Teatro Menotti di Milano e la notte di Capodanno, ci sarà una replica speciale e originale alle ore 22.00, un “delirio organizzato” con la possibilità di ospiti in scena e pura improvvisazione e, per finire, un brindisi con gli attori. Gli orari: martedì, giovedì e venerdì ore 20.30; mercoledì e sabato ore 19.30 (eccetto le prime ore 20.30); e domenica ore 16.30.

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Facce di bronzo alla Scala, a chi interessa davvero la cultura in Italia?

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