La saga di Resident Evil, pilastro incrollabile del genere Survival Horror, è tra le più celebri nate sulla PlayStation. Nel 1998 arrivava sugli scaffali il secondo capitolo della saga, Resident Evil 2, uno dei titoli più attesi dai giocatori del periodo che, distribuito su su ben 2 cd rom, presentava un gioco mastodontico e graficamente impressionante per i possessori della scatoletta grigia di Sony.

Nel novembre del 2018, a 20 anni esatti dall’incidente di Raccoon City abbiamo avuto la possibilità di provare un’anteprima della nuova versione di Resident Evil 2 in uscita a gennaio, e possiamo dire che l’orrore non è mai stato cosi bello! Grafica, rinnovata e completamente ricostruita da zero a partire dal gioco originale, stessi personaggi,ma Capcom ha effettuato un lavoro di “lifting” incredibile rendendolo un gioco totalmente nuovo, anche dal punto di vista del gameplay che ora risulta sicuramente più fresco e veloce rispetto a venti anni fa; per chiunque conosca il gioco originale non si può che rimanere affascinati da come tutto sia stato ricreato con una dovizia di particolari, come ad esempio le divise dei due protagonisti, talmente dettagliate da lasciare intravedere le cuciture del tessuto, ed una grafica splendida.

Durante l’anteprima abbiamo avuto modo di vestire i panni di entrambi i protagonisti: con Leon abbiamo affrontato il gigantesco coccodrillo delle fogne e svariate bestie mutanti,  con Claire invece ci siamo ritrovati a dover scappare da un tyrant deciso ad eliminarla a ogni costo. Nel primo caso abbiamo incontrato strada facendo Ada Wong, personaggio inconico della continuity di RE2, che in questa nuova versione del classico Capcom avrà un ruolo molto più accentuato rispetto alle comparse toccata e fuga del titolo originale. Utilizzando Claire invece, abbiamo passato più di due ore all’interno della stazione di polizia di Raccoon City alla ricerca di un modo per fuggire da quell’inferno: alcune stanze ci erano davvero familiari, come l’atrio con le enormi scalinate, punto di riferimento di ogni giocatore che ha già affrontato questo viaggio nell’orrore nella sua prima incarnazione; alcuni enigmi saranno familiari ad alcuni giocatori, ma molti altri sono totalmente nuovi rispetto alla titolo uscito nel ’98.

La nuova versione di Resident Evil 2 contiene armi e, come anticipato, enigmi completamente nuovi, nonché molte nuove stanze che non fanno altro che migliorare sensibilmente l’esperienza del giocatore, dimostrandosi di non essere un mero porting “svogliato” ma un gioco rifatto completamente in ogni suo punto, e non solo nella veste grafica, offrendo tanta giocabilità aggiuntiva e regalando anche momenti molto più interattivi con personaggi di contorno come Ada o Sherry, non più comparse ma personaggi giocabili a tutti gli effetti. Il senso di claustrofobia e tensione che abbiamo imparato a conoscere agli albori della saga è ben presente nel nuovo RE2, che ancora una volta tiene a sottolineare ai giocatori di non essere una mera operazione nostalgica, vedendo Capcom non aporre sulla copertina sigle come “hd”, “remastered” o “remake”, prendendo le distanze da questa tipologia di prodotto e dimostrando che si può riproporre un capolavoro del passato rendendolo con molta probabilità quello che sarà un capolavoro del presente, facendo si leva sui nostri ricordi, ma senza esagerare come tante altre produzioni di questi ultimi anni.

Il 25 Gennaio si ritorna a Raccoon City e, se ciò che abbiamo potuto apprezzare sarà esteso al titolo completo, lo si farà nel modo migliore possibile.

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