Se state progettando di far diventare la vostra casa un concentrato di domotica, sappiate che presto potreste andare da Ikea a scegliere l’impianto d’illuminazione smart Tradfri realizzato in collaborazione con Xiaomi. L’azienda svedese, infatti, ha annunciato un accordo con il produttore cinese Xiaomi, famoso in Italia per i suoi smartphone dal buon rapporto prezzo-dotazione.

A partire dal mese di dicembre, tutti i prodotti “smart” per l’illuminazione domestica che saranno commercializzati in Cina da Ikea beneficeranno della piattaforma Internet of Things (IoT) di Xiaomi. È l'”Internet degli oggetti”, come lo chiamiamo in italiano, ossia l’insieme di accessori connessi a Internet, che si possono controllare a distanza.

Ikea Tradfri

Grazie alla tecnologia di Xiaomi, insomma, si potrà controllare il sistema d’illuminazione di casa senza toccare gli interruttori. Si farà tramite smartphone. Indispensabile scaricare e installare sul telefono l’app Mi Home. I prodotti di illuminazione smart saranno collegati a Mi Control Hub tramite la tecnologia ZigBee.

Se state già per correre da Ikea portate pazienza: l’accordo, annunciato in Cina durante l’annuale conferenza dedicata agli sviluppatori, per ora prenderà corso solo nel paese orientale. Anche l’assistente vocale Xiao Ai, che si potrebbe usare al posto dello smartphone per controllare le luci, al momento è in vendita solo sul mercato cinese. Per lo sbarco in Europa di questa novità, insomma, bisognerà attendere.

Intanto è bene prendere dimestichezza con la novità. La conoscenza in Italia dell’azienda cinese è circoscritta soprattutto agli smartphone, ma Xiaomi non è nuova all’Internet degli oggetti. Anzi, è stata fra le pioniere di questa visione futuristica della casa, tanto che oggi la sua piattaforma collega oltre 132 milioni di dispositivi smart, senza contare gli smartphone e i computer.

Articolo Precedente

Indie Construction, dai progetti in solitario al gioco sviluppato in collaborazione con gli studenti

next
Articolo Successivo

Corea, dopo le sconfitte su Starcraft II e League of Legends, è davvero arrivato l’esport Ragnarok?

next