Sul G20 di Buenos Aires si allunga l’ombra della crisi fra Ucraina e Russia. Donald Trump, dopo averlo minacciato, è passato ai fatti e ha annullato il faccia a faccia che era in programma per il 1° dicembre con Vladimir Putin. L’annuncio della cancellazione lo ha fatto su Twitter. “Sulla base del fatto che le navi e i marinai non sono stati riconsegnati all’Ucraina dalla Russia, ho deciso che sarà meglio per tutte le parti coinvolte cancellare l’incontro”, ha scritto il tycoon, dicendosi comunque pronto a riprogrammare un nuovo incontro “quando questa situazione si sarà risolta”.

In una breve conversazione con i giornalisti giusto prima di partire, Trump era sembrato favorevole a mantenere l’incontro anche se aveva precisato di voler prendere una decisione definitiva durante il volo. “Vedrò probabilmente il presidente Putin. Non abbiamo cancellato l’incontro. Ci ho pensato, ma non l’abbiamo fatto”, aveva detto Trump. “A loro piacerebbe che ci fosse. Penso sia un buon momento per avere un incontro. Sull’aereo mi farò fare un pieno rapporto su quanto successo e questo determinerà cosa farò”, aveva aggiunto.

Il Cremlino ha fatto sapere di non aver ricevuto alcuna informazione sulla cancellazione dell’incontro. Se non ci sarà il vertice, Putin “avrà un paio di ore in più per incontri utili“, ha detto il portavoce , Dmitri Peskov. “Noi andremo in Argentina. Finora abbiamo visto solo un tweet e i resoconti dei media”, ha detto Peskov.

Tutto è cominciato domenica, quando la Russia ha aperto il fuoco su tre navi ucraine sequestrando, e poi ponendo in arresto, i loro equipaggi nello Stretto di Kerch. Kiev, che ha introdotto lunedì la legge marziale per 30 giorni, ha puntato il dito contro Mosca, ma Putin ha accusato Poroshenko di avere orchestrato questa “provocazione” per riguadagnare terreno nei sondaggi in vista delle elezioni presidenziali del 2019.

A bordo dell’Air Force One, che lo sta portando in Argentina, Trump ha stravolto la sua agenda. Tramite la portavoce della Casa Bianca Sarah Sanders, il presidente ha fatto sapere di aver derubricato i bilaterali col presidente turco Recep Tayyip Erdogan e con quello sudcoreano Moon Jae-in a faccia a faccia informali. Sanders ha spiegato come la decisione sia stata presa dal presidente dopo aver parlato con il segretario di stato Mike Pompeo e con il consigliere per la sicurezza nazionale John Bolton.

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