Teresa De Santis direttore di Rai1, Carlo Freccero a Rai2 mentre Stefano Coletta rimane a Rai3. E ancora: Auro Bulbarelli guiderà Raisport e Antonio Preziosi Rai Parlamento. Il consiglio di amministrazione di Viale Mazzini, presieduto da Marcello Foa, ha approvato a maggioranza le nomine proposte già il 24 novembre dall’amministratore delegato Fabrizio Salini., che arrivano circa un mese dopo quelle alle testate. De Santis è la prima donna alla guida della rete ammiraglia, mentre a Rai2 torna Freccero che però, in quanto pensionato, non potrà, in virtù della legge Madia, percepire una remunerazione e potrà essere impiegato al massimo per un anno. Una circostanza che non ha mancato di suscitare polemiche, che si uniscono a quelle legate alle indiscrezioni sulla nomina di Giampaolo Rossi alla vicepresidenza della tv pubblica.

Il cda, si legge in una nota, “ha espresso apprezzamento per i nomi proposti ed ha ringraziato i direttori uscenti di rete e di testata Angelo Teodoli, Andrea Fabiano, Bruno Gentili e Nicoletta Manzione per il lavoro svolto”. “Si tratta ancora una volta di scelte tese alla valorizzazione di eccellenti professionisti con una lunga storia aziendale con le quali rafforzare la leadership televisiva del Servizio pubblico e renderla ancor più autorevole ed universale”, ha commentato Fabrizio Salini.

Le polemiche – Quella di indicare un vice di Marcello Foa è stata una scelta discussa in consiglio di amministrazione, ma poi rinviata ad altra seduta. Senza l’indicazione di un vicepresidente, a fare le veci di presidente in caso di suo impedimento (circostanza che potrebbe verificarsi con l’accoglimento dei ricorsi contro la sua nomina), sarebbe il consigliere anziano Rita Borioni, eletta in quota Pd. L’indicazione di Rossi, eletto in consiglio in quota Fratelli d’Italia, aveva però provocato proteste di opposizione e Usigrai a causa delle sue prese di posizione contro il presidente Sergio Mattarella.

Ha provocato qualche distinguo anche la nomina di Freccero, che torna alla guida della seconda rete, da lui diretta tra il 1996 e il 2002. L’ex consigliere, indicato nella passata gestione dal Movimento 5 Stelle, ha deciso di accettare l’incarico a titolo gratuito. “Lascia basiti – protesta l’Usigrai – la scelta di affidare la direzione a un pensionato che potrà guidarla al massimo per un anno. Una scelta incomprensibile, offensiva nei confronti di tutti gli altri dipendenti in servizio”.

L’altro cambio è quello alla rete ammiraglia dove Teresa De Santis, già vice direttore del canale e successivamente vice direttore al Televideo, gradita alla Lega, prende il posto di Angelo Teodoli. “Si tratta ancora una volta – commenta l’ad Fabrizio Salini – di scelte tese alla valorizzazione di eccellenti professionisti con una lunga storia aziendale con le quali rafforzare la leadership televisiva del Servizio pubblico e renderla ancor più autorevole ed universale”.

A Rai3, nonostante le pressioni del Carroccio che avrebbe preferito un cambio, confermato Stefano Coletta, così come Antonio Di Bella resta in sella a Rainews. Alla guida di Raisport va  Bulbarelli, mentre Preziosi prende la direzione di Rai Parlamento. “Ci chiediamo se sia già stata offerta alla direttrice uscente, Nicoletta Manzione, una collocazione alternativa – attacca l’Usigrai -. Che ad oggi ancora non ci risulta proposta a Montanari e Colucci, oltre che a Orfeo e Maggioni“. “Il quadro che emerge – prosegue il sindacato – è di un gruppo dirigente di corto respiro, ormai da quattro mesi impegnato a spartire poltrone più che a costruire il futuro della Rai“.

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