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Agrigento, prefettura dispone interdittiva antimafia per la società Girgenti Acque

La società a gennaio scorso finì sotto i riflettori per un’indagine della procura di Agrigento. L’inchiesta coinvolse 73 persone tra cui il presidente dell’Antitrust Giovanni Pitruzzella, il padre dell’ex ministro degli Esteri Angelino Alfano, Angelo, l’ex prefetto di Agrigento Nicola Diomede, l’ex presidente della Regione, Raffaele Lombardo
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Scatta l’interdittiva antimafia per Girgenti Acque. Il prefetto di Agrigento, Dario Caputo, ha disposto una certificazione antimafia interdittiva nei confronti della società che gestisce la distribuzione dell’acqua in 27 comuni dell’agrigentino. Il provvedimento determina la revoca degli affidamenti, il blocco delle gare in corso e l’affidamento della gestione acque e dei depuratori a un commissario.

La società a gennaio scorso finì sotto i riflettori per un’indagine della procura di Agrigento. L’inchiesta coinvolse 73 persone tra cui il presidente dell’Antitrust Giovanni Pitruzzella, il padre dell’ex ministro degli Esteri Angelino Alfano, Angelo, l’ex prefetto di Agrigento Nicola Diomede, l’ex presidente della Regione, Raffaele Lombardo, deputati ed ex deputati, politici agrigentini, dirigenti pubblici, giornalisti e avvocati. Agli indagati vennero contestati anche truffa, corruzione, riciclaggio e inquinamento ambientale.

Secondo i pm guidati dal procuratore Luigi Patronaggio gli indagati avrebbero beneficiato di assunzioni, per loro o per i propri familiari, da parte di Girgenti Acque in cambio di favori. L’indagine riguarda anche l’Hidrotecne, società di distribuzione acqua controllata da Girgenti acque. Erano tra gli indagati anche Marco Campione, presidente di Girgenti acque e Pietro Arnone, amministratore di Hidrotecne.

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