di Mauro Lombardo

Sono sovrappeso, ho qualche patologia connessa al mio stato fisico e devo perdere peso. Provo con il Sistema sanitario nazionale. Tempi di attesa spesso molto lunghi sia per la prima visita sia per i controlli successivi, costi abbastanza alti (salvo esenzioni) e scarsa possibilità di successo. Allora cerco online. Trovo centinaia di offerte di tutti colori. Alcune mi convincono che il mio non sia un problema di stile di vita errato, ma di altro genere e mi potrei lasciar tentare. Davanti a me ho una vasta scelta.

C’è il professionista con gli occhiali, che mi fa capire che devo indagare i geni con un test da 200 euro (“Solo così capisci esattamente quello che devi mangiare”), c’è quello superfigo dell’anti-aging (uh, che bello il suo centro in cui spendo 2mila euro per trovare la dieta adatta al mio assetto ormonale), ah! no, guarda, quest’altro mi mette un sondino (così trovo una scusa per stare a digiuno per qualche mese). Aspetta, aspetta, ecco la novità! Sono i miei batteri intestinali che non vanno. Guarda c’è quel gruppo di “professionisti della nutrizione” che mi sistema tutto insegnandomi a fermentare le cose. Così risolvo pure i problemi di mio figlio autistico, l’otite dell’altro e il Parkinson di mia nonna. C’è però quella mia amica che ha preso le bustine da quell’altro: 100 euro di visita e 100 euro di bustine per digiunare qualche settimana. Ah belli i tempi in cui si andava dal professionista”pusher”, due minuti di visita 150 euro e ricetta per andare dalla farmacia “complice” che mi preparava un bel cocktail con tutti prodotti naturali.

Vabbè dai che sotto casa la farmacia c’ha l’offerta Groupon sulle intolleranze. Scendo. Un bel panel da 4500 alimenti a soli 90 euro (referto: togli pane e pasta e dimagrisci). Passo dalla libreria, ma è uscito il nuovo libro del guru della tv (in realtà ha un canale youtube creato ad hoc ed è un’amica sua che lo intervista) che dice che togliendo i carboidrati e prendendomi l’integratore x campo 140 anni, come il mio antenato homo erectus. Me lo compro subito!

Uff, che fatica fammi fare un giro su Facebook. Ah, guarda quanti gruppi sull’alimentazione. Ammazza devono essere bravi 10mila follower. Mi iscrivo e scopro subito che basta un integratore alimentare per “controllare” le malattie infiammatorie croniche intestinali. Pensa che scemo quel mio amico che va ancora dal gastroenterologo. Cerco ancora. Ecco un altro gruppo, questa volta è sulla vitamina d. Ammazza risolve tutti i guai! Dal medico di famiglia non ci vado più. E io che ancora mi prendo le statine per il colesterolo alto, in quest’altro gruppo mi fanno male, servono gli integratori che possono prescrivere anche i “professionisti della nutrizione”.

Senti, mi sono stufato. Vado a mangiare una bella bistecca con l’insalatina che mi fa bene (lo dicono tutti), sospendo i farmaci e mi compro un po’ di integratori che “almeno non fanno male” e mi prenoto la visita dal professionista più vicino visto che ormai ce ne sono talmente tanti che un altro po’ me li ritrovo pure nell’androne del palazzo.

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