La riforma della prescrizione secondo il ministro Bongiorno sarà “in vigore dopo l’approvazione della riforma del processo penale”, mentre per il ministro Fraccaro: “anche se dovesse cadere il governo la prescrizione entrerà in vigore comunque dal primo gennaio 2020“. Luigi Di Maio, ai microfoni del Fatto.it, spiega: “La riforma della prescrizione entra nel ddl anticorruzione che noi approviamo verosimilmente verso gennaio del 2019 e da quel momento parte il timer, cioè dopo un anno la prescrizione entra in vigore ma è già legge dello Stato. Non c’è qui un discorso di entrata in vigore indipendentemente dal disegno di legge di riforma del processo penale, perché come noi abbiamo detto – prosegue il vicepresidente del Consiglio – il ministro Bonafede si mette a lavoro sulla riforma del processo penale che serve per ridurre i tempi della giustizia. Le due cose sono due leggi separate: una viene approvata a gennaio 2019 con la prescrizione che entra in vigore da gennaio 2020 e un’altra, durante il 2019 l’approviamo. Non c’è bisogno di creare competizione perché noi vogliamo la riforma del processo penale, ma vogliamo anche la riforma della prescrizione, che è una nostra grande battaglia che portiamo a casa oggi”.

Visto che lei ha sostenuto che ‘il diavolo si annida nei dettagli’ che la prescrizione entrerà in vigore a prescindere dalla riforma del processo penale, verrà specificato nel ddl anticorruzione? “No, proprio perché la riforma della prescrizione diverrà legge nel ddl anticorruzione le due cose fanno parte dell’accordo politico. Poi ci sarà la legge delega che partirà verosimilmente dal Senato e che si occuperà della riforma del processo penale. La delega si concretizzerà – assicura Di Maio – perché abbiamo preso un impegno e io quando prendo un impegno lo porto a termine”

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