Come si annoda la cravatta? Come si fa la marmellata di more? Ci sono casi in cui è più facile mostrare un concetto con le immagini piuttosto che descriverlo a parole. In questo YouTube è una manna, non a caso la metà degli utenti di YouTube, almeno una volta, ha guardato un video per imparare a fare qualcosa. Non importa l’argomento, quello che conta è che se non sapete come si fa qualcosa, probabilmente su YouTube troverete la risposta.

Il dato è emerso da un sondaggio condotto da Pew Research Center, azienda statunitense specializzata in sondaggi. Interpellando 4.600 cittadini statunitensi, gli analisti hanno calcolato che la maggior parte delle persone che usa YouTube non lo fa solo per l’intrattenimento, anzi. Per una persona su cinque i video di YouTube servono per “capire ciò che sta accadendo nel mondo“, per il 19% per decidere se comprare un prodotto oppure no. Nel penultimo caso è doveroso un appello alla prudenza: usare YouTube come “telegiornale” personalizzato espone al rischio di fake news, al pari di usare solo Facebook come fonte d’informazione. Non c’è nulla di male a dare un’occhiata ai social per capire come gira il mondo, ma prestando attenzione alle fonti che si scelgono, e magari non snobbando gli organi di informazione ufficiali.

Insomma, come spesso accade su Internet, bisogna sapere scegliere che cosa guardare, e avere uno spiccato senso critico. Dal sondaggio, infatti, è emerso che il 64% degli intervistati ha trovato almeno una volta contenuti falsi o ambigui. Inoltre, il 60% riferisce di aver visto altre persone compiere gesti pericolosi o discutibili.

Questo suggerisce anche che è doveroso controllare quali video guardano i minori. Stando alle regole chiaramente illustrate da Google, infatti, YouTube dovrebbe essere fruito solo da chi ha più di tredici anni. Tuttavia, un terzo dei genitori statunitensi ha candidamente ammesso che i propri figli guardano YouTube regolarmente, e il 61% dei genitori è consapevole del fatto che spesso i minori guardano contenuti non adatti alla loro età. Non conosciamo i dati relativi all’Italia, possiamo supporre che, fatte le dovute proporzioni, le percentuali non siano molto differenti.

 

Quello che è certo è che il sistema di raccomandazioni implementato su YouTube funziona: l’81% dei partecipanti al sondaggio conferma di guardare almeno una volta ogni tanto i video suggeriti da Google, il 15% lo fa regolarmente. Ecco da dove nasce la necessità, per chi pubblica video, di riuscire a entrare nella lista dei “raccomandati”. Quest’ultima, peraltro, non si sa come funzioni esattamente. In passato è stato sollevato più volte il dubbio che chi segue assiduamente i video consigliati si trovi esposto a contenuti sempre più estremi. Cosa significa? Che se avete cercato “come accendere il barbecue” e, seguendo la catena dei suggerimenti, siete approdati a un video che mostra come usare un lanciafiamme in un bosco, chiudete tutto e fatevi un giro all’aria aperta!

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