All’arrivo di Luigi Di Maio al Circo Massimo dove è in corso ‘Italia 5 Stelle’ i No Tap arrivano com magliette e striscioni “Tap = come tradire Grillo e il Salento”. Gli attivisti M5S che si oppongono all’opera non riescono a fermare Di Maio stretto tra selfie e telecamere. “Il Governo ce la potrebbe fermare il Tap, certo che c’è il rischio che alla fine si faccia, ma almeno questo governo ci sta provando, quello che gli altri governi non hanno mai fatto” afferma un militante pentastellato. “Noi restiamo fiduciosi che questo governo ci riesca a fermare Tap” spera un’altro attivista – le penali? Per noi sono un’incognita a nostro avviso non dovrebbero esserci”.

“Abbiamo chiesto a Cioffi di pubblicare i costi delle penali” afferma un’altra attivista. “M5s se decide di andare avanti se ne prenderà le responsabilità e tutte le denunce che partiranno dal Salento – ma spera – M5S è ancora in tempo per mantenere la loro promessa elettorale di fermare il Tap e se invece hanno le mani legate ci dicessero cosa lega le loro mani”. Poi nel mirino delle critiche dei No Tap, finisce il leader della Lega, Matteo Salvini: “Lo aspettiamo a Melendugno. Lui dice che gli italiani vengono prima di immigrati ed europei: eccoci, ora ascolti noi pugliesi e salentini”. Poi un auspicio: “Ci aspettiamo una parola da Grillo sul palco, perché sappiamo che lui è con noi” concludono.

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