“Matteo Salvini e Matteo Renzi si vedono, si sentono, si scambiano consigli“. Il Corriere della Sera, in un articolo a firma Maria Teresa Meli, inviata alla kermesse renziana della Leopolda, cita “un ex rappresentante del governo Gentiloni” per raccontare di “un feeling inspiegabile“, che il quotidiano di via Solferino contestualizza nello scenario di una crisi di governo: “Il suo incubo – di Renzi, ndr – è che una parte del Pd, capeggiata da un silente (per ora) Dario Franceschini possa a quel punto giocare di sponda con i grillini per dare vita a una sorta di esecutivo di salvezza nazionale”. Citate le ragioni del contatto tra l’ex premier e il viceministro e capo leghista, il Corriere parla anche del contenuto di questi colloqui: “Uno dei suggerimenti forniti da Renzi a Salvini è proprio quello di mantenere uno stato di fibrillazione costante con i 5 Stelle, lacerando i grillini e compromettendo il rapporto con il loro elettorato”. Il tutto in una logica – conclude il Corriere – di erosione dei voti grillini (Salvini punterebbe, secondo il Corriere, ai voti “gialli” del meridione, mentre Renzi ai voti Pd drenati dai 5 Stelle).

Dopo la breve presa di posizione dell’ufficio stampa di Renzi (“Matteo Renzi e Matteo Salvini non si sentono da mesi“), è l’ex premier, nel corso dell’intervento conclusivo alla Leopolda, a negare:  “Dicono che sentirei Salvini tutti i giorni, è una falsità. Sono mesi che non lo vedo in Senato. Ascolta i miei consigli? Non mi pare, dalla direzione che prende…”

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