Qual è la città che sfrutta maggiormente l’innovazione per migliorare la qualità della vita dei propri cittadini? Lo sapremo il 6 novembre, quando verrà assegnato il premio European Capital of Innovation Awards 2018. Quello che sappiamo oggi è che non è in Italia. Le città in lizza sono Aarhus (Danimarca), Atene (Grecia), Amburgo (Germania), Leuven (Belgio), Tolosa (Francia), Umeå (Svezia).

Se vivete in città, vi siete mai soffermati a riflettere su quanto la tecnologia potrebbe migliorare la vostra vita? Non parliamo di smartphone o di TV “intelligenti”, ma di infrastrutture evolute che rendono più semplici le attività quotidiane.

Facciamo un volo pindarico e immaginiamo di arrivare con il treno nella stazione ferroviaria di una città. Appena fuori, troveremo nel parcheggio auto a guida autonoma che ci porteranno a destinazione al costo di un caffè. Potremo scegliere anche di salire su bus, tram o metro totalmente automatizzati e sempre puntuali, e il biglietto lo pagheremo con lo smartphone. Potremo girare tranquilli per le strade perché i computer elaborano i dati delle telecamere di sorveglianza con software che fanno analisi predittive dei crimini, permettendo alla polizia di intervenire prima che accadano. Potremo inoltre interloquire con l’amministrazione comunale e le forze dell’ordine mediante app o semplicemente spedendo una foto. Ok, suona un po’ come Minority report, il film con Tom Cruise tratto dall’eccellente racconto di Philip Dick.

La fantascienza però può diventare realtà, e di fatto le tecnologie che abbiamo appena elencato esistono. Sul sito della Commissione Europea dedicato al premio iCapital si legge per esempio che ad Aarhus sono in uso sensori all’avanguardia che consentono di affrontare il traffico di punta senza finire negli ingorghi, riducendo il consumo di carburante. Amburgo ospita il più grande distretto europeo per il car sharing e l’elettromobilità.

Smart City. Foto: Depositphotos

 

Fra le sei città in lizza per accaparrarsi il premio di 1 milione di euro (ad ognuna delle altre cinque finaliste saranno assegnati 100.000 euro) vincerà quella che più di tutte contribuisce all’implementazione di ecosistemi di innovazione aperti e dinamici, che coinvolge i cittadini nella governance e nel processo decisionale e che sfrutta l’innovazione per migliorare la resilienza e la sostenibilità della vita in città.

Il premio viene assegnato tutti gli anni e ha ovviamente l’obiettivo di spingere tutte le città del Vecchio Continente ad adoperarsi per vincerlo, investendo nella tecnologia al servizio dei cittadini. Speriamo che l’esclusione delle grandi città italiane porti le amministrazioni a tenere maggiormente in considerazione questo aspetto e a cercare di evolversi. Non vuol dire dare un colpo di spugna alla tradizione, bensì valorizzare la tradizione e permettere alle persone di apprezzarla e viverla meglio, come sta accadendo nella cittadina toscana di Peccioli.

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