Ricandidarmi a sindaco di Roma? Si vota tra due anni, quindi c’è ancora tempo. Ma non mi ricandiderò sicuramente. Se lo farò, sputatemi in faccia”. Così, ai microfoni de L’Italia s’è desta, su Radio Cusano Campus, risponde il deputato Pd, Roberto Giachetti, a una domanda su una sua futura presentazione alle elezioni amministrative capitoline. E puntualizza: “L’esperienza di candidato è stata intensissima, ma devastante sul piano umano e anche politico. C’è un grande dispendio di energie e soprattutto diventi ricettacolo di tutta una serie di cose drammatiche, che, una volta che ti rimangono dentro, ti segnano. Penso che per poter affrontare i problemi di Roma, e per di più così come ce li lascerà la Raggi” – continua – “ci vogliano una energia e una forza che io sicuramente non ho. È meglio candidare qualcuno magari più vincente di me. Quando ci metti la faccia, conta poco il tuo retroterra. Contano chi piglia lo schiaffo e chi non lo piglia. Siccome lo schiaffo l’ho preso io, si accomodi qulacun altro. Scuola romanista? Sì, e infatti c’ho il libro di Totti davanti a me”. Giachetti spiega l’iniziativa che si terrà questa sera a Roma al ristorante Titta, dove leggerà i curriculum di Luigi Di Maio e di Matteo Salvini: “Non sarà molto impegnativo perché le bozze che ho avuto non sono lunghissime. Ho scoperto molte cose dai curriculum: ad esempio, Salvini è arrivato a pochi esami dalla laurea, ma non si è laureato. Ho scoperto anche che aveva presentato una propria lista al Parlamento Padano, ‘Comunisti per la Padania’, che non era esattamente conforme alle politiche che il leader della Lega sta portando avanti adesso”. E aggiunge: “Il cv di Di Maio è un po’ più breve di quello di Salvini, ma è anche vero che lui è più giovane, ha 32 anni e Salvini ne ha 45. E’ una cazzata dire che la sinistra snob prende in giro per i curriculum. Quando è uscita la polemica su Di Maio, l’ho sempre difeso, perché le qualità di una persona che fa politica non sono direttamente legate al suo cv o ai suoi studi universitari o alla sua laurea o meno. La storia politica del nostro Paese è piena di esempi in tal senso. Ci sono persone che hanno dimostrato grandi capacità, pur non essendo laureati e non avendo alle spalle grandi lavori. Quindi, trovo sbagliato attaccare una persona perché non è laureata. Se volete, ho un conflitto d’interesse perché non sono laureato neanch’io”.
Il parlamentare dem, poi, si pronuncia sul successo attuale di Lega e M5s: “Se io avessi fatto una campagna elettorale dicendo che voglio regalare a tutti gli italiani 10 milioni al mese, una Ferrari e 3 mesi di vacanza, magari avrei preso il 60% . Io rimango della convinzione che la politica non debba farsi trascinare dai sentimenti e dalle attese del popolo, ma debba indicare una strada per il bene del Paese, anche a costo di fare scelte impopolari. Noi siamo in una fase in cui abbiamo una propaganda elettorale che va avanti da anni e continua ad andare avanti anche adesso”.
Riguardo al candidato segretario Pd, Nicola Zingaretti, Giachetti è tranchant: “La sua volontà di dialogo col M5s? Zingaretti ricade nell’errore in cui cadono molti, e cioè quello di rapportarsi e misurare ciò che si deve e non si deve fare in ragione delle classi dirigenti. Dobbiamo recuperare un voto perso, che sicuramente in parte è andato al M5s, in parte è andato al non voto e in parte addirittura è andato alla Lega. E questo lo si fa, non proponendo alleanze che tra l’altro ci vedrebbero subalterni, perché i numeri sono quelli, ma mettendo in campo politiche che restituiscano al Pd battaglie su determinati valori e ideali che sono nelle nostre corde e nella nostra storia”. E aggiunge: “Congresso? Chissà se mai l’avremo, io sono in sciopero della fame, lo proseguirò anche stasera nonostante sia invitato ad un evento in un ristorante. Mi sono fatto la convinzione, vedendo quello che hanno messo in campo col contratto di governo, che i vertici del M5s siano più a destra di Salvini e della Lega. Di questo dovrebbero tenere conto anche gli elettori del M5s, che li hanno votati perché delusi dalla sinistra”.

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