L’uragano Michael, definito il “peggiore degli ultimi 100 anni, si è abbattuto sul sud-est degli Stati Uniti causando almeno due morti e lasciando migliaia di persone al buio. Le due vittime sono una bambina di 11 anni, uccisa in Georgia da un albero che si è abbattuto sulla sua abitazione, e un uomo, schiacciato dal tetto della propria casa a Greensboro in Florida, crollato sempre a causa di un tronco caduto. Secondo le stime dell’agenzia meteorologica AccuWeather, si avranno danni per 15 miliardi di dollari.

Secondo un bilancio preliminare, inoltre, Michael ha lasciato senza elettricità 380mila persone. Venti fortissimi sono stati registrati a Panama City e nelle contee circostanti, raggiungendo la velocità di 247 km/h. Dopo essere stato classificato come uragano di 4° categoria, sulle cinque previste dalla scala Saffir-Simpson che ne misura l’intensità, il centro Nazionale per gli uragani oggi lo ha declassato a tempesta tropicale.

Il ciclone, passando sopra l’america centrale, aveva già lasciato dietro di sé 13 vittime tra El Salvador, Honduras e Nicaragua. Un’emergenza annunciata nei giorni scorsi sia dalle autorità locali che dal governatore della Florida che già il 9 ottobre aveva obbligato 100mila cittadini a lasciare le proprie abitazioni.

Anche il presidente Donald Trump ha commentato la situazione via Twitter ringraziando il Fema, l’ente federale per la gestione delle emergenze.

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