Il Documento programmatico di bilancio che sarà inviato a Bruxelles la prossima settimana conterrà l’indicazione che la previsioni del governo italiano non sono state validate dall’Ufficio parlamentare di bilancio. Cioè l’organismo deputato a verificare le stime di finanza pubblica e il rispetto delle regole di bilancio nazionali ed europee, assicurandone l’affidabilità. Non è il miglior biglietto da visita per una manovra su cui la Ue ha già anticipato di avere seri dubbiE sarà una prima assoluta, visto che quando nel 2016 l’authority bocciò la Nota al Def firmata da Pier Carlo Padoan il ministro corse ai ripari chiedendo al Parlamento di rivedere al rialzo il deficit in modo da giustificare la maggior crescita stimata.

Martedì il M5s ha contestato la decisione dell’Upb ricordando che i suoi membri furono nominati nell’aprile 2014 da Pietro Grasso e Laura Boldrini “durante il governo Renzi“. Commento: “Cosa potevamo aspettarci da un organismo che risponde ancora ad una ex maggioranza oggi ridotta a rabbiosa opposizione?”. L’Ufficio parlamentare di bilancio, istituito nel 2014 in attuazione della legge del 2012 che ha introdotto il pareggio di bilancio in Costituzione, è però per legge un organismo indipendente. E i tre membri del consiglio Giuseppe PisauroAlberto Zanardi e Chiara Goretti sono stati sì nominati dai presidenti del Senato e della Camera, ma, come prevede la legge, “nell’ambito di un elenco di dieci soggetti indicati dalle Commissioni parlamentari competenti in materia di finanza pubblica a maggioranza dei due terzi dei rispettivi componenti”, scelti “tra persone di riconosciuta indipendenza e comprovata competenza ed esperienza in materia di economia e di finanza pubblica a livello nazionale e internazionale”.

Il presidente Pisauro è professore ordinario di Scienza delle finanze alla Sapienza, ora fuori ruolo. E’ stato componente della Commissione tecnica per la spesa pubblica presso il Mef dal 1991 al 2003 e della Commissione tecnica per la finanza pubblica tra 2007 e 2008. Esperto di politica di fiscale e programmi di spesa pubblica, tra 2006 e 2014 è stato rettore della Scuola superiore dell’economia e delle finanze. Il consigliere Zanardi è ordinario di Scienza delle finanze all’Università di Bologna. Ex componente della Commissione tecnica paritetica per l’attuazione del federalismo fiscale e della Commissione tecnica per la finanza pubblica presso il ministero dell’Economia, è nel direttivo della Società italiana di economia pubblica. Chiara Goretti è consigliere parlamentare del Senato, attualmente fuori ruolo. E’ stata consigliere vicario del Servizio del bilancio. Da giugno 2013 ad aprile 2014 è stata consigliere economico del ministro dell’Economia.

A coadiuvarli c’è poi un comitato scientifico composto da 20 tra professori e rappresentanti di Bankitalia, Istat, Commissione Ue e centri di ricerca economica: tra gli altri l’ex presidente Istat Enrico Giovannini, l’ex sottosegretario e ministro Piero Giarda, l’ex rettore della Bocconi Guido Tabellini e il direttore del Centre for european policy studies Daniel Gros.

Per valutare le previsioni macroeconomiche contenute nella Nota di aggiornamento al Def, l’Ufficio tiene conto sia delle proprie stime sia delle previsioni prodotte da tre istituti indipendenti – Cer, Prometeia e Ref.ricerche – basate sulle stesse ipotesi sulle variabili esogene internazionali adottate dal Tesoro.Per il quadro programmatico, i previsori del panel adottano la stessa ipotesi della manovra per il triennio 2019-2021, elaborata tenendo conto delle indicazioni della Nadef e delle informazioni ricevute dal ministero sulle differenze tra la finanza pubblica incorporata nel quadro programmatico e nel tendenziale.

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Manovra, Fitch: “Rischi considerevoli sugli obiettivi. Per la valutazione del rating saranno decisivi i dettagli”

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