L’ambasciatrice statunitense all’Onu, Nikki Haley, si è dimessa e Donald Trump ha accettato la sua richiesta. L’annuncio è arrivato proprio per bocca del Presidente americano alle 10:30 di Washington, 16:30 italiane, dopo un breve incontro con la diplomatica americana anticipato anche dalla portavoce della Casa Bianca, Sarah Sanders. La notizia rappresenta il “big announcement”, il grande annuncio promesso dal magnate americano su Twitter. “Lascerà a fine anno”, ha poi spiegato il tycoon. Ma a chi ha ipotizzato una candidatura della Haley alle prossime elezioni 2020, l’ormai ex ambasciatrice all’Onu ha risposto: “Nessuna candidatura, farò campagna per Trump”.

Nello spiegare i motivi della decisione, il Presidente americano ha dichiarato: “Mi ha detto circa sei mesi fa che voleva prendersi una pausa”, aggiungendo che Haley lascerà l’incarico di ambasciatrice “alla fine dell’anno”. “Ha fatto un lavoro fantastico. Odio perderla ma spero che torni a un certo punto. Nikki Haley ha fatto diventare la posizione di ambasciatore Usa all’Onu più glamour e più importante, sicuramente molto più di quanto lo fosse due anni fa”, ha proseguito. Il capo della Casa Bianca ha poi assicurato che il governo nominerà il successore nel giro di due o tre settimane.

Secondo quanto riporta il sito Axios, il primo a far circolare la notizia, Haley aveva già discusso delle sue dimissioni con il magnate la scorsa settimana, durante un altro incontro alla Casa Bianca. Haley, che ricopriva il ruolo di ambasciatrice americana all’Onu da gennaio 2017, si era schierata al fianco del Presidente americano dopo che, il 5 settembre 2018, il New York Times aveva pubblicato un editoriale non firmato e scritto da un presunto membro della “resistenza interna” all’amministrazione per influenzare le decisioni di The Donald. “Non sono d’accordo con il presidente su tutto, ma quando siamo in disaccordo c’è un modo giusto e uno sbagliato di affrontare la cosa. Io alzo il telefono e lo chiamo o lo incontro di persona”, aveva scritto Haley.

Sulle sue motivazioni la Haley è rimasta più vaga, limitandosi a dire che “non ho deciso nulla su cosa farò. Non ci sono ragioni personali, ma bisogna capire quando è il momento di lasciare e consentire una rotazione”. Figlia di immigrati indiani, il cui nome di battesimo è Nimrata Randhawa, Haley viene considerata da tempo un astro nascente del partito repubblicano e poteva essere ritenuta un’alternativa repubblicana moderata per il 2020. Ma l’ormai ex ambasciatrice all’Onu ha smentito questa possibilità: “Nessuna candidatura, farò campagna per Trump”.

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