Evidentemente in Svezia le famiglie sono più avventurose che qui da noi, e dunque hanno bisogno di qualcosa di diverso anche da una station wagon tradizionale. Un qualcosa, come ad esempio la trazione integrale e una maggiore altezza da terra, che consenta loro di affrontare percorsi più impervi rispetto al normale. E’ con questa idea che più di vent’anni fa, Volvo inaugurò il segmento delle Cross Country: familiari si, ma con aspirazioni da suv.

Anzi, possiamo dire che proprio le prime V70XC Cross Country del 1996 contenessero i prodromi del successivo arrivo di sport utility come XC60 e XC90, che hanno fatto e continuano a fare le fortune del marchio svedese.

Dopo la sorella più borghese, la V60 d’ordinanza, è dunque il turno della sua variante Cross Country, che tra l’altro completa il rinnovamento di tutta la gamma iniziato nel 2014. Il che significa che ora la Volvo più “vecchia” è proprio la XC90.

La V60 Cross Country nasce sulla stessa piattaforma modulare, la SPA, utilizzata per tutte le serie 60 e 90 e destinata a dare la luce anche ai futuri (ma non troppo, visto che parliamo del 2019) modelli elettrificati. Rispetto alla versione normale è più alta di 7 cm, può contare su un sistema di trazione integrale che ripartisce automaticamente la coppia tra asse posteriore e anteriore, e sarà disponibile con due motorizzazioni entrambe 2.0: il diesel D4 da 190 Cv e il benzina T5 da 250 cavalli.

Nel pacchetto, sono poi compresi tutti i sistemi di assistenza che hanno reso famosa la casa svedese in tema di sicurezza, tra cui frenata e sterzata assistita, o telecamere per visione a 360° intorno all’auto. E poi il Pilot Assist, l’assistenza alla guida semi-autonoma di Volvo attiva fino a una velocità di 130 km/h. All’interno, invece, l’infotainment di ultima generazione gestibile tramite schermo touch, in grado di supportare Apple CarPlay e Android Auto.

La V60 Cross Country arriverà sul mercato italiano a fine gennaio, con prezzi a partire da 50.700 euro. Ma si potrà avere anche con la formula Care by Volvo, ovvero una sorta di noleggio che consente, tra le altre cose, percorrenze annuali fino a 30 mila km. Il costo? 750 euro al mese.

Nel frattempo, Volvo si prepara a chiudere un anno record nelle vendite sia in Italia che nel mondo. Nel nostro Paese l’obiettivo sui 12 mesi è poco sotto le 22 mila unità, il che significherebbe un +16% rispetto al 2017. A livello globale, il progresso year to date è di circa il 14%: numeri che, se confermati, porterebbero ad un incremento di 80 mila macchine rispetto alle 571 mila dello scorso anno.

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