Il consiglio dei ministri ha bloccato l’iter per la realizzazione dell’inceneritore della Valle del Mela, in provincia di Messina. Il progetto dell’azienda bresciana A2A aveva suscitato le accese proteste di cittadini e ambientalisti. L’inceneritore doveva essere costruito all’interno della centrale termoelettrica di San Filippo del Mela, a 6 chilomentri da Milazzo. “Abbiamo dato il no a un inceneritore che sarebbe stato fatto sulla vostra testa”, ha detto Alessio Villarosa, sottosegretario al ministero dell’Economia del M5s, annunciando lo stop di Palazzo Chigi, che aveva l’ultima parola in merito al progetto.

“Questo è un fatto epocale e una vittoria del Governo del cambiamento. Un risultato dei cittadini e per i cittadini. Lo stop alle autorizzazioni è la prova che il caos gestionale dell’emergenza rifiuti nell’Isola non sarebbe stato risolto costruendo l’inceneritore nella Valle del Mela. Per uscire dal pantano ventennale e dall’emergenza occorre dotare la Sicilia di impianti per incentivare la raccolta differenziata, ancora al di sotto delle percentuali imposte dalla legge”,  dicono i parlamentari eletti dal M5s all’Assemblea regionale siciliana. Rivendica il successo dell’operazione anche Fratelli d’Italia con il capogruppo all’Ars Antonio Catalfamo che dice: “Il presidente Musumeci ci aveva rassicurato sulle sorti dell’inceneritore e, infatti, a distanza di due mesi è arrivato il parere formale del Governo regionale. Oggi plaudiamo anche allo sforzo del Governo nazionale, questa è una vittoria di tutti, associazioni e cittadini in primis e buona politica che, in maniera trasversale, ha saputo fare squadra a più livelli”.

 

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