Rifiuti in strada e cassonetti colmi. Oppure bidoni vuoti ma comunque circondati da spazzatura: succede in alcuni municipi di Roma – a Monteverde, a Tor Pignattara, ma anche nella zona di Gregorio VII accanto a San Pietro. Meno nel centro storico. “La situazione è peggiorata negli ultimi tempi”, dice una signora mentre passeggia a due passi dal Vaticano. “Materassi, bidet, porte. C’è di tutto. È sempre stato così, ma negli ultimi mesi con questa amministrazione è peggiorata: lo dicono i fatti”, si lamenta un altro signore a Tor Pignattara. “Se anche puliamo con altri cittadini, dopo due giorni la situazione torna come prima. Ma io credo invece che purtroppo ai romani manca il senso civico“, dice una donna.
I sindacati – Fp Cgil, Cisl Fit e Fiadel – minacciano uno sciopero per il prossimo 22 ottobre, in relazione alla mancata approvazione del bilancio 2017 dell’Ama, l’azienda che si occupa della raccolta rifiuti a Roma. “Sul bilancio l’amministrazione è al lavoro: Ama resterà pubblica perché è nel nostro mandato. Non c’è intenzione di ridurre o spacchettare il personale ma anzi, finalmente, di sbloccare il turn over”, spiegano dall’assessorato all’Ambiente di Roma Capitale.
Lo stallo attuale e la situazione rifiuti discenderebbero, spiegano, da una concomitanza di fattori. “Se il servizio non viene erogato come da contratto, il Dipartimento di Tutela Ambientale di Roma Capitale eroga sanzioni ad Ama, come pure accaduto nel corso del tempo. L’attuale contratto di servizio scadrà a dicembre ed è in corso di revisione”. Il tutto in un contesto in cui, dopo la chiusura della discarica di Malagrotta nel 2013, un nuovo equilibrio ancora non c’è. Roma – e non solo Roma – “soffre del fatto che la Regione Lazio non abbia impianti sufficienti. E quando non c’è sbocco, i rifiuti vanno letteralmente in giro per altre regioni per lo smaltimento. E ci sono problemi sulla raccolta. Per questo abbiamo chiesto una cabina di regia con il ministero dell’Ambiente”, dicono ancora dall’assessorato.
Nel frattempo, assicurano, l’Ama sta estendendo il nuovo modello di raccolta sviluppato insieme al Consorzio Nazionale Imballaggi: oggi riguarda 127mila persone tra il VI e il X municipio, entro dicembre sarà esteso a oltre 500mila cittadini. A questi si aggiungono le oltre 85mila attività commerciali che saranno servite dal nuovo modello tra fine ottobre e dicembre. Entro il 2021, la nuova raccolta coprirà tutta la città. “Per questo entro fine anno prevediamo un netto miglioramento. Per la differenziata puntiamo al 70% sia per le utenze domestiche che per quelle non domestiche. Ciò significa molte meno tonnellate di indifferenziato da smaltire”.
Immagini girate il 29 e il 30 settembre 2018
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