Trentacinque milioni di euro per consentire alle famiglie meno abbienti di mandare i figli all’asilo nido. La Regione Lombardia ha pubblicato nei giorni scorsi l’avviso per l’adesione alla misura Nidi gratis 2018-2019, che quest’anno vede incrementare di altri 3 milioni di euro, rispetto allo scorso, le risorse a disposizione. In primavera, un’apposita variazione di bilancio ha permesso di ampliare la platea delle famiglie che potranno beneficiare dei nidi gratis. Circa 500 i comuni che aderiscono. “È un’iniziativa che con il presidente Fontana non solo abbiamo voluto mantenere, ma anche incrementare – ha spiegato l’assessore alle Politiche per la famiglia della Regione Lombardia, Silvia Piani (Lega) – arrivando a stanziare oltre 35 milioni di euro per l’anno scolastico 2018/2019 (erano 27 milioni nel 2016-2017 e 32 milioni per il 2017-2018, ndr). È un intervento concreto per sostenere mamme e papà nell’accesso ai servizi per la prima infanzia”.

COINVOLTE OLTRE 15MILA FAMIGLIE – In continuità con l’iniziativa Nidi gratis 2017-2018 Regione Lombardia promuove e amplia la misura Nidi gratis 2018-2019 con l’obiettivo di sostenere le famiglie in condizione di vulnerabilità economica e sociale per facilitare l’accesso ai servizi per la prima infanzia. Ai beneficiari viene azzerata, a integrazione delle agevolazioni tariffarie già previste dai Comuni, la retta altrimenti dovuta dai genitori per la frequenza del proprio figlio in nidi e micro nidi ammessi alla misura. La Regione rimborsa i Comuni in nome e per conto delle famiglie, che non dovranno quindi effettuare alcun pagamento. Se nel 2016-2017 sono state coinvolte 13mila famiglie (e 537 asili in 359 Comuni), nel 2017-2018 si è arrivati a circa 14.700 famiglie (930 asili in 443 comuni). Per l’anno in corso si stima che la misura raggiunga altre 1.200 famiglie, raggiungendo un totale di quasi 16mila nuclei.

I COMUNI ADERENTI – Sono 475 i Comuni della Lombardia ammessi alla misura regionale Nidi gratis, 102 nella Città metropolitana di Milano (tra cui il capoluogo), 73 a Brescia, 61 a Bergamo, 38 a Varese, 34 a Mantova e Monza-Brianza, 32 a Pavia, 27 a Cremona e Lecco, 25 a Como, 17 a Lodi e 5 a Sondrio. Per altri 46 è in corso la validazione. Ad oggi sono coinvolti circa 1.050 asili, numero destinato ad aumentare. “Fin dalla prima edizione abbiamo riservato ai Comuni lombardi un ruolo di assoluta centralità”, ha spiegato Silvia Piani. “Senza l’adesione dei Comuni – ha aggiunto – le famiglie non potrebbero ottenere aiuti”.

I REQUISITI RICHIESTI – L’azzeramento della retta è condizionato all’adesione alla misura da parte del Comune, all’iscrizione e alla frequenza del bambino presso un nido o micro-nido ammesso alla misura. Al momento della presentazione della domanda le famiglie devono avere indicatore Isee 2018 inferiore o uguale a 20mila euro ed entrambi i genitori devono essere residenti in Lombardia. Mamma e papà devono essere occupati o, se disoccupati, è necessario che abbiano intrapreso un percorso di politiche attive del lavoro e, quindi, aver sottoscritto un Patto di servizio personalizzato ai sensi del decreto legislativo 150 del 2015.

QUANDO PRESENTARE LA DOMANDA – Le domande possono essere presentate fino alle 12 del 20 novembre 2018. Se accettata, la richiesta prevede l’azzeramento della retta a partire dalla data di inizio della frequenza al nido per l’annualità 2018-2019. Sul sito di Regione Lombardia è possibile trovare l’elenco delle strutture (asili nido e micro nidi) con l’indicazione dei rispettivi comuni di appartenenza presso cui sarà possibile avere accesso al beneficio.

LE MODALITÀ DI PRESENTAZIONE – La domanda di contributo può essere presentata esclusivamente online sul sito della Regione attraverso il sistema informativo dedicato ai bandi, per accedere al quale occorre autenticarsi con lo Spid o con il Pin della tessera sanitaria CRS/TS-CNS. In tal caso, è spiegato sul sito istituzionale, sarà necessario aver richiesto il Pin agli uffici territoriali di Regione Lombardia, all’Ats – Asst ed essersi dotati di un lettore di smartcard e aver scaricato sul proprio computer il software per l’utilizzo. Sul sito sono stati pubblicati anche dei video-tutorial che illustrano come accedere alla piattaforma dei bandi tramite le due modalità.

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