La storia delle quattro grandi banche, Barclays, Deutsche Bank, Royal Bank of Scotland e Société Générale, multate per un accordo di cartello finalizzato a manipolare l’Euribor, risale a due anni fa. Come i mandati di arresto europei di alcuni manager coinvolti. Oggi la V Corte d’appello di Milano ha disposto la consegna alla Gran Bretagna, accogliendo la richiesta estradizionale, di Andreas Hauschild, ex trader di Deutsche Bank residente in Germania e arrestato ai primi di agosto mentre si trovava in vacanza nel capoluogo lombardo. Hauschild è coinvolto nell’indagine dell’SFO inglese su una presunta manipolazione dell’indice Euribor tra il 2005 e il 2009.

L’ex trader, nei cui confronti le autorità giudiziarie tedesche avevano già respinto la stessa richiesta tempo fa, è uno dei cinque banchieri che finirono sotto indagine per la vicenda, alcuni dei quali, come è stato riferito da fonti legali, sono poi stati scagionati. I giudici hanno accolto la richiesta del pg di confermare il mandato d’arresto europeo con conseguente consegna alle autorità giudiziarie inglesi del manager. La corte, presieduta da Antonio Nova, ha accolto la richiesta di consegna dell’ex trader in esecuzione del mandato d’arresto europeo (Mae), ritenendo la sussistenza degli indizi di colpevolezza solo per il reato di frode. Indizi sui quali poi si dovrà pronunciare la Corte inglese.

La Germania, come si è appreso in un secondo momento, in passato aveva non respinto bensì dichiarato inammissibile, il Mae ritenendo fossero, secondo la legge tedesca, decorsi i termini per l’azione penale.  I legali di Hauschild, che è stato arrestato lo scorso 7 agosto in un albergo di Milano, hanno tempo 10 giorni per ricorrere per Cassazione contro la sentenza di oggi. Sentenza che, qualora non venisse impugnata, diverrebbe definitiva con conseguente avvio delle procedure di messa a disposizione dell’indagato in vista della sua ‘consegna’ alla magistratura inglese. In caso di ricorso, invece, la Suprema Corte dal giorno della ricezione degli atti ha tempo 15 giorni per decidere. L’ex trader è uno dei 5 banchieri (quattro compreso lui di Db e un quinto dipendente della francese Société Générale) per i quali il Serious Fraud Office (SFO) due anni fa aveva ottenuto un mandato di arresto europeo in quanto sospettati di aver manipolato il tasso interbancario di offerta in euro fra il 2005 e il 2009. L’inchiesta penale dell’Sfo era stata avviata dopo che Deutsche Bank, Barclays e Société Générale avevano ammesso nel 2013 il loro coinvolgimento nella vicenda. Gli istituti di credito per il caso hanno pagato multe miliardarie.

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