Polemica al calor bianco a L’Aria che Tira (La7) tra Francesca Donato, presidente dell’associazione Eurexit, e lo scrittore Alan Friedman sulla nota di aggiornamento al Def, approvata la scorsa settimana dal governo Conte. Friedman è scettico: “Chi dice che ci si può indebitare, facendo spese in deficit di 30-40 miiardi di euro all’anno e lasciando andare per tre anni 120 miliardi di euro in spesa pubblica, afferma una cosa ingannevole. E’ propaganda dire ‘facciamo più debiti e poi si riduce il debito’. E’ un non senso. Non è credibile”. Donato obietta: “Lei ha detto che è propaganda dire che per rilanciare la crescita si può fare deficit. Allora, le chiedo: quanto ha fatto di deficit nel 2010 il Regno Unito? Glielo dico io: il 9,9. Non mi pare che il Regno Unito nel 2010 fosse un posto popolato da pazzi populisti o che abbia avuto una esplosione del debito pubblico. Tutti i Paesi europei hanno fatto un deficit molto superiore al 2,4″. “Ma sono collegato per caso con quella donna anti-euro?” – chiede Friedman – “Le sue demagogie sono irrilevanti. Studi meglio, signora. Non capisce un tubo di economia, signora. Il suo esempio non è paragonabile a quello di un Paese che ha un debito come l’Italia. Lei dice sciocchezze, signora, mi dispiace”. Friedman poi spiega nuovamente la sua tesi, ma Donato rilancia: “Il fatto che il debito pubblico alto sia un ostacolo alla crescita non è mai stato certificato da nessun economista, tranne che nel famoso studio di Reinhart–Rogoff del 2010, studio che poi è stato dimostrato essere totalmente campato in aria”.

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