La Ferrari ormai rincorre chiaramente la Mercedes che indisturbata si sta involando verso l’ennesimo titolo iridato costruttori e piloti. Le cause che hanno portato a questo ribaltamento dei valori in campo sono difficili da individuare e possiamo solo ipotizzare quanto sia accaduto all’interno dei due team che si sono dati battaglia, almeno fino a Monza, ad armi pari.

Una delle cause che, secondo alcuni, avrebbe portato alla perdita di prestazione della SF71H è l’ultima evoluzione del motore. Una cosa che potrebbe sembrare assurda ma che, visto l’incremento della coppia (e anche di potenza), avrebbe messo in difficoltà la vettura, perdendo, di fatto, l’ottima trazione di cui disponeva fino a qualche GP fa. Tesi interessante che in parte può essere vera ma che francamente non convince a pieno.

Certo potrebbe convincere di più se a questa tesi si affiancasse qualche dubbio avanzato da Hamilton dopo il GP del Belgio. L’inglese disse: “In Ferrari hanno scoperto qualche trucchetto” frase poi che fu chiarita e smussata, puntualizzando che si parlava di “trucchetto” nel senso sportivo e legale. Certo è che da quel momento in poi, vedi Monza, qualcosa è cominciato ad andare storto dal punto di vista della trazione e della gestione delle gomme posteriori.

Il merito però deve essere anche dato a chi, in questo momento, guida il mondiale. Se la Ferrari, ammesso che abbia sbagliato qualcosa nello sviluppo, la Mercedes al contrario ha fatto tutto nel migliore dei modi in questo finale di stagione. Le ultime soluzioni – anch’esse al posteriore della vettura – hanno migliorato, e non poco, la gestione delle gomme Pirelli rendendo la Mercedes una vettura delicata e non più crisi con la durata delle coperture.

Una Formula Gomma ormai, è così da anni, i team una volta trovata la prestazione (sia Ferrari e Mercedes sono su un buon livello e molto vicino uno all’altro) devono lavorare quasi esclusivamente sul fronte della gestione del pneumatico. Giusto o sbagliato che sia, in questo momento, caratterizzato da un unico fornitore di gomme, una delle chiavi per il successo è lavorare sulle gomme. Per capire quanto queste siano importati in F1, vale la pena ricordarsi dello scandalo del test segreto della Mercedes a Barcellona di qualche anno fa.

Infine torno su Ferrari solo per evidenziare come la Rossa dalla scomparsa di Marchionne abbia purtroppo perso forse il giusto orientamento nel lavoro da svolgere. Sarà una coincidenza oppure no, il dubbio resta e molti cominciano a dire che forse con “l’uomo forte” al comando qualcosa sarebbe andato diversamente. Chissà, non avremo mai risposte a questo, in un certo senso fa parte del passato. Ormai conta il presente e il futuro. E vista la situazione sarebbe opportuno e saggio cominciare a concentrarsi più al 2019 che a quel che rimane del 2018.

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