Una protesta rabbiosa e animata, con tanto di cassonetti rovesciati nel centro storico di Taranto. Il motivo? Le riprese di “6 Underground“, il film più costoso mai prodotto da Netflix, che fino al 6 ottobre sarà girato proprio nelle strade della città vecchia, blindate per l’occasione. Con i commercianti della zona che per questo vedono crollare i propri incassi. Questa mattina in via Cariati, al passaggio dei mezzi della troupe, si sono vissuti attimi di tensione: per sedare le proteste è stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine.

I negozianti chiedono un rimborso per i mancati introiti. “Tempo fa siamo stati convocati dalla casa cinematografica, che ci ha chiesto la documentazione fiscale”, dice uno di loro. “Martedì scorso hanno fatto dietrofront, assicurando che in questa zona non si sarebbe girato nulla. Ma non era vero: oggi siamo rimasti totalmente bloccati, e questo ci ha fatto arrabbiare. Poi abbiamo scoperto che altri negozianti della città vecchia sono stati risarciti, e noi ci siamo sentiti offesi ed emarginati. Da qui è nato tutto”, spiega.

L’assessore comunale alla Cultura, Fabiano Marti, ha attaccato i contestatori con un post su Facebook. “Stamattina alcuni commercianti hanno tentato di bloccare il più importante set cinematografico mai sbarcato in Puglia rivoltando i cassonetti su via Cariati e avanzando assurde richieste monetarie”, ha scritto. “Pugno duro con questi personaggi e con chiunque persegue la via dell’illegalità e dell’ignoranza! Ora però vorrei che tutta la città, che ha accolto con entusiasmo la produzione hollywoodiana e che sta vivendo una straordinaria esperienza, si indignasse insieme noi e manifestasse il suo dissenso“, ha aggiunto.

Il film, un action-movie diretto dal regista di Transformers Michael Bay, ha un budget di 150 milioni di dollari. Del cast fanno parte Ryan Reynolds (la star di The Captive, X-Men Wolverine e Deadpool), Melanie Laurent, Dave Franco, Manuel Garcia-Rulfo, Adria Arjona e Corey Hawkins. Dopo Los Angeles e Firenze, dal 26 settembre è arrivato il turno delle riprese a Taranto, che prevedono spettacolari scene d’azione, con tanto di inseguimenti tra i vicoli del centro storico.

Non è il primo caso in cui si un regista incontra problemi a girare a Taranto: dieci anni fa la regista Lina Wertmuller, che aveva scelto la Città dei due Mari per le riprese di “Mannaggia alla miseria”, decise di anticipare la partenza per Brindisi perché due persone avevano tentato di imporre il pizzo a uno dei responsabili della produzione. Ad alcuni giorni di distanza furono arrestati due pregiudicati.

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