Contraccettivi gratuiti e aborto farmacologico applicato come negli altri Paesi: sono queste le richieste della Rete nazionale Molto+di194 e le richieste emerse oggi dal convegno Non tornare indietro: molto più di 194! alla Camera dei Deputati a Roma nella giornata internazionale per l’aborto sicuro. “Abbiamo invitato la ministra della Salute Grillo ma non abbiamo ricevuto risposta”, spiegano le organizzatrici. “In Italia diminuiscono gli aborto ma anche il ricorso alla contraccezione“, dice la ginecologa Mirella Parachini. “Questo vuol dire che si fa ricorso a rimedi ‘naturali’. Se arriva un figlio, lo si tiene”.

“Abbiamo lanciato una petizione sulla gratuità dei contraccettivi, che non ha ancora avuto risposte da parte delle istituzioni preposte, e una sull’aborto farmacologico: una tecnica sicura ed economica che nel nostro Paese è impiegata solo nel 15,7% dei casi, largamente sottoutilizzata rispetto agli altri Paesi europei dove l’interruzione volontaria di gravidanza è legale”, spiegano le coordinatrici Eleonora Cirant e Cristina Valsecchi.

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Giornata per l’aborto sicuro: “Contro Pillon e ministro Fontana serve uno schieramento progressista di donne”

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L’aborto va garantito senza rischi. Gli antiabortisti la smettano di opporsi alla prevenzione

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