I matematici e informatici della Cardiff University hanno sviluppato un’app capace di guidare i pedoni a destinazione percorrendo la strada più sicura. Perché la dovremmo usare al posto di Google Maps, presente su tutti gli smartphone in circolazione?  È presto detto. Se avete adoperato Google Maps per spostarvi a piedi sapete già che l’app di Google calcola il percorso più veloce per arrivare a destinazione, anche quando si avvia la navigazione per i pedoni.

Capita di dover percorrere tratti privi di marciapiede, o di dover attraversare una strada particolarmente trafficata, e quindi potenzialmente pericolosa. Come sintetizza il dott. Padraig Corcoran dell’Università di Cardiff, “Google Maps viene utilizzato milioni di volte al giorno per portare le persone da un punto A a un punto B, ma trascura completamente la sicurezza dei percorsi che propone ai pedoni“.

Strada trafficata. Fonte: Depositphotos

 

È qui che sono scesi in strada gli esperti gallesi. “Considerando la grande quantità di morti causate ogni anno dagli incidenti stradali, abbiamo deciso di escogitare un modo per mappare la sicurezza di una determinata strada utilizzando un’ampia gamma di variabili. […] Le nostre valutazioni sulla sicurezza sono direttamente correlate al numero di vittime della strada in una data area”.

Usando sofisticati algoritmi matematici i ricercatori hanno infatti classificato la sicurezza di ogni area specifica, tenendo conto di fattori quali il tipo e il numero di incroci, il tipo di strada, la possibilità che il pedone intraprenda un attraversamento pericoloso o commetta imprudenze, e i limiti di velocità di ciascuna strada presente in una determinata area.

Nello studio, pubblicato sulla rivista Accident Analysis and Prevention, i ricercatori dimostrano come un sistema avanzato di classificazione della sicurezza possa prevedere con successo il probabile numero di vittime della strada e, se sfruttato a dovere, prevenirne almeno una parte. Il ragionamento è semplice: se è noto che in corrispondenza di un certo attraversamento pedonale si registra annualmente un alto numero di incidenti, il sistema di navigazione deve tenerne conto e guidare il pedone a un attraversamento più sicuro.

I risultati dello studio, relativi a 15 città del Regno Unito – sono diventati un patrimonio importante a disposizione dei pianificatori e degli sviluppatori dell’urbanistica, che potrebbero (e dovrebbero) valutare le modifiche alle infrastrutture di una città tenendo conto anche e soprattutto della sicurezza stradale.

 

Strada senza marciapiedi

 

Secondo Corcoran e i suoi colleghi, inoltre, gli algoritmi in questione possono essere facilmente implementati in un’applicazione di navigazione mobile capace di contribuire a ridurre gli incidenti stradali. “Il nostro prossimo obiettivo è tradurre questa ricerca in un prodotto che il pubblico possa usare. Realizzeremo qualcosa di molto simile a Google Maps, in cui un utente possa inserire la sua destinazione, quindi scegliere un percorso che utilizzi il nostro algoritmo per seguire il percorso più veloce, ma anche più sicuro possibile. Questo potrebbe salvare vite umane”. L’app non è ancora disponibile, ma con il supporto degli esperti informatici è già in fase di sviluppo.

Auspichiamo che gli stessi algoritmi vengano applicati all’urbanistica italiana e che si possa avere presto un navigatore più sicuro anche per le nostre città. Nel frattempo, ricordate che il navigatore è un supporto fondamentale per giungere a destinazione in un luogo sconosciuto, ma la vostra sicurezza ha la priorità su qualsiasi indicazione proveniente da un computer.

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