“Non ci sono ospedali, né biblioteche, né negozi. Esiste solo una struttura, una scuola, che vorremmo ricostruire per la comunità”. Parla Ilaria Citerei, 31 anni, volontaria impegnata nella ricostruzione di un edificio scolastico ad Haiti, distrutto due volte: la prima dal terremoto e la seconda dall’uragano. Ilaria collabora con Coditeh, organizzazione non governativa, che ad Haiti si occupa di educazione, sviluppo dell’agricoltura, supporto alle famiglie delle vittime delle devastazioni naturali e microfinanza per i piccoli commercianti.

La sfida più grande della ong oggi è rappresentata dalla ricostruzione urgente dell’unica scuola dell’area rurale di Doco – nel sud-est del Paese, ad un’ora d’auto da Port-au-Prince – in vista dell’inizio del nuovo anno scolastico. Un’area duramente colpita dal terremoto del 2010 e dal passaggio dell’uragano Matthew nel 2016 in cui adesso si è formata una baraccopoli dove vivono oltre 60mila persone, quasi la metà composta da giovani, bambini e ragazzi in età scolare che non sanno né leggere né scrivere e non frequentano alcuna istituzione educativa: “Il nostro compito – racconta Ilaria – è quello di ricostruire un edificio, che al momento è una piccola struttura aperta, con tetto sorretto da un’intelaiatura metallica. La struttura, per mancanza di fondi e personale professionale, giace purtroppo in uno stato catastrofico”.

Riuscire a riparare la scuola e poter acquistare il materiale scolastico vorrebbe dire dare ai bambini di Doco la possibilità di tornare tra i banchi di scuola. “Sia all’esterno che all’interno della struttura ci sono buche da riempire e intelaiature da riparare, lavori per cui c’è bisogno di cemento, ferro e ghiaia – continua la Citerei – Qui c’è bisogno di tutto, vorremmo anche poter assicurare un pasto al giorno ai bambini purtroppo malnutriti”. Nasce da qui l’idea di lanciare una campagna di crowdfunding per trovare donazioni per ricostruire la scuola e realizzare un programma mirato a migliorare le condizioni scolastiche di 500 studenti, formare 50 insegnanti e fornire corsi professionalizzanti pomeridiani per 200 giovani della comunità.

“Per poter entrare in funzione – spiega Cotedih nella pagina di GoFundMe – il programma richiederà molto tempo ed un ingente numero di fondi (intorno ai 200mila euro), ma il primo passo da intraprendere è quello della ricostruzione immediata dell’infrastruttura per poter essere in grado almeno di cominciare con le classi primarie: per poter acquistare materiali di costruzione abbiamo urgentemente bisogno di 8.700 euro”

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