Sono state le indagini su un omicidio, quello del pregiudicato Giambattista Notarangelo, ucciso con colpi di arma da fuoco nelle campagne di Vieste in un agguato il 6 aprile scorso, ad aver consentito agli investigatori di accertare l’esistenza di un fiorente traffico di sostanze stupefacenti proveniente dall’Albania messo in atto con metodi mafiosi e di procedere agli arresti di sette persone, tutte presunte affiliate al clan capeggiato dal boss viestano Girolamo Perna. L’operazione è stata condotta dalle squadre mobili di Foggia e Bari e dallo Sco di Roma e coordinata dalla Dda di Bari.
Gli arrestati sono: Claudio Iannoli, di 28 anni, e il fratello Giovanni, di 32 anni, considerati elementi di spicco al vertice dell’organizzazione criminale di stampo mafioso con a capo Girolamo Perna; Giovannantonio Cariglia, di 22 anni; Stefan Cealicu, di 53 anni; Raffaele Giorgio Prencipe, di 34 anni; Carmine Romano, di 48 anni; e Giuseppe Stramacchia, di 32 anni.
La Dda di Bari ha contestato all’intera organizzazione criminale l’associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e porto di numerose armi da sparo, con l’aggravante della mafiosità.

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