“Può sembrare strano mollare una carriera politica e scegliere di partire. In realtà, sapevo che questo giorno sarebbe arrivato”. Li avevamo lasciati a Nogales, Messico, sulla linea di frontiera più calda del mondo, alla fine della prima puntata de ‘L’Orizzonte lontano’. Su iloft.it (in esclusiva per gli abbonati) Alessandro Di Battista, Sahra Lahouasnia e il piccolo Andrea proseguono il loro viaggio dagli Usa al Sud America. Nella seconda puntata – oggi in esclusiva su iloft.it – tornano negli Usa (a Tucson in Arizona) e s’imbattono subito in uno strano negozio. Sugli scaffali trovano dvd e stumenti musicali, insieme a pistole, munizioni, fucili d’assalto e kalashnikov. “C’erano due clienti che provavano le armi – racconta Di Battista – e pensavo fosse una rapina. Anche questo significa Stati Uniti”. Poi l’incontro con i migranti, quelli dell’esodo messicano verso gli Usa. Isabel Garcia, Presidente della ‘Coalición de Derechos Humanos de Arizona’, aiuta i messicani che attraversano il confine passando dal deserto di Sonora: “Ci chiamano cittadini messicani per dirci: ‘Questo nostro caro ha attraversato il deserto 5 anni fa e non sappiamo cosa sia successo’. Una morte ambigua, nessuno sa”. Colpa del Trattato di Libero Commercio tra Messico e Usa (Nafta, North American Free Trade Agreement), secondo Garcia: “Sapevano che sarebbero fuggite dal Messico moltissime persone, per la mancanza di lavoro, perché era impossibile per i contadini vivere dignitosamente lavorando la terra”.
Juanita Molina invece è il Direttrice Esecutiva di ‘Human Borders’. Anche lei aiuta i migranti messicani: “Il deserto è tragico, non c’è acqua, non c’è nulla per miglia e miglia”. Solo dopo l’11 settembre i controlli alla frontiera si sono davvero intensificati: “Da quel giorno contiamo i morti nel deserto – dice Juanita Molina -, più di 100 l’anno: è cosi da quasi vent’anni. Anche i bambini, da soli, provano a varcare il confine”.
‘L’Orizzonte lontano’ è un format realizzato e prodotto in esclusiva per la piattaforma televisiva Loft ed è disponibile in abbonamento su app e sito di Loft.
Sostieni ilfattoquotidiano.it: mai come in questo momento abbiamo bisogno di te.
In queste settimane di pandemia noi giornalisti, se facciamo con coscienza il nostro lavoro,
svolgiamo un servizio pubblico. Anche per questo ogni giorno qui a ilfattoquotidiano.it siamo orgogliosi
di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi,
interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico.
La pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre dei ricavi limitati.
Non in linea con il boom di accessi. Per questo chiedo a chi legge queste righe di sostenerci.
Di darci un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana,
fondamentale per il nostro lavoro.
Diventate utenti sostenitori cliccando qui.
Grazie
Peter Gomez
GRAZIE PER AVER GIÀ LETTO XX ARTICOLI QUESTO MESE.
Ora però siamo noi ad aver bisogno di te.
Perché il nostro lavoro ha un costo.
Noi siamo orgogliosi di poter offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti ogni giorno.
Ma la pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre ricavi limitati.
Non in linea con il boom accessi a ilfattoquotidiano.it.
Per questo ti chiedo di sostenerci, con un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana.
Una piccola somma ma fondamentale per il nostro lavoro. Dacci una mano!
Diventa utente sostenitore!
Con riconoscenza
Peter Gomez