Fincantieri è una scelta politica”. Il governatore della Liguria Giovanni Toti lo ammette: la scelta del gruppo pubblico-privato della cantieristica navale per la ricostruzione del ponte Morandi è nella convergenza delle visioni politiche. Altro che competenze, genovesità o addirittura solidità finanziaria della Fincantieri. Che secondo Toti è addirittura  “l’azienda pubblica più solida che esista”. I bilanci, però, dicono che il gruppo navale, tornato in utile nel 2016, ha senz’altro buone commesse (5 miliardi nel 2017), ma visti i margini vicini al 7%, i profitti scarseggiano (53 milioni nel 2017, 15 a metà  2018) e i debiti pesano non poco con la posizione finanziaria netta: nel 2017 era negativa per 314 milioni (264 a metà 2018) sia pure in netto miglioramento rispetto ad un anno prima (615 milioni).

Articolo Precedente

Titoli di Stato, chi li compra? Dal Forum Ambrosetti le risposte di economisti e finanzieri italiani: da Monti a Cottarelli, da Profumo a Davide Serra

next
Articolo Successivo

Cernobbio, Tria dopo Conte: rassicura imprenditori e mercati. “Faremo il possibile all’interno dei vincoli Ue”

next