“I Paesi della zona euro hanno chiesto troppo al popolo greco in cambio del salvataggio“. Ad ammetterlo, durante un programma della tv olandese, è stato l’ex presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem, lo stesso che lo scorso anno è finito al centro delle polemiche per aver sostenuto che i Paesi meridionali dell’Eurozona “spendono tutto in alcol e donne per poi chiedere aiuto”. Il politico olandese ha spiegato che alla Grecia, appena uscita dall’ultimo piano di salvataggio, sono state chieste riforme troppo drastiche in cambio degli aiuti della Troika. “Le riforme sono difficili da portare avanti anche nelle società con governi ben funzionanti, e questo non era ovviamente il caso della Grecia”, ha detto.

I cittadini del Paese di Alexis Tsipras, secondo un’indagine dell’Eurobarometro sono ora il popolo meno soddisfatto d’Europa. Solo il 52% esprime soddisfazione per la propria vita, rispetto a una media Ue dell’83 per cento. Proprio lunedì migliaia di turisti e viaggiatori sono bloccati per uno sciopero del personale dei traghetti da e per le isole, che potrebbe prolungarsi alcuni giorni. I sindacati chiedono un aumento del 5% degli stipendi, congelati da anni, a fronte dell’offerta del governo di un aumento dell’1%. Il principale sindacato del personale marittimo, Pno, è riunito per decidere se proseguire con la mobilitazione. In questo caso, verrebbero colpite 180.000 persone che devono viaggiare da e per le numerose isole, comprese quelle più turistiche, come Mykonos, Santorini e Creta.

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