“Un ponte crolla è colpa dell’Europa. Siete preoccupati dalle migrazioni che arrivano dall’Africa? È colpa dell’Europa“. Emmanuel Macron attacca, senza nominarli, Matteo Salvini e il governo italiano dopo un incontro con il premier finlandese a Helsinki. Quelli che fanno questo tipo di affermazioni, ha spiegato il presidente della Repubblica francese, “non sono populisti ma demagoghi nazionalisti” che “dimenticano quello che l’Europa ci ha dato”. Una risposta alle critiche a caldo, dopo la tragedia, del ministro dell’Interno italiano. Il giorno di Ferragosto, infatti, il leader della Lega aveva intrecciato il crollo del viadotto Polcevera con i vincoli europei. Intercettato a Venezia da Corriere.it, il capo del Viminale ha risposto invitandolo ad “occuparsi dei francesi, visto che è al minimo storico di popolarità, e sia più umano ai suoi confini”.

Macron, che appena 24 ore fa si era definito l’anti-Salvini dopo l’incontro tra il capo del Viminale e Orban, ha aggiunto che in Europa “dobbiamo creare una nuova tappa, altrimenti il rischio è uno smantellamento dell’Ue di fronte ai rischi geopolitici e alle proprie divisioni”. Poi l’inquilino dell’Eliseo ha sottolineato la necessità di non cedere “alla volontà di chi vuole prendere l’Ue in ostaggio, alla demagogia di chi dice che tutti i problemi vengono dall’Europa”. Ed ecco quindi i due riferimenti alle parole di Salvini: “Un ponte crolla è colpa dell’Europa, siete preoccupati dalle migrazioni che arrivano dall’Africa? è colpa dell’Europa”.

Fino a settant’anni fa, ha ricordato, “in Europa si faceva la guerra” e “ora in Europa non c’è più la guerra ed è un miracolo fatto dall’Europa”. Mentre queste persone, prosegue Macron, “vogliono creare divisioni, l’arretramento nazionalista, dicono le menzogne di Stato, spiegando che le loro responsabilità non esistono in quanto dirigenti, ma rinviano le colpe agli altri, come se ci fosse uno strano responsabile che prende delle decisioni al posto loro”.

Invece l’Europa, spiega ancora il presidente francese, “è il dialogo costante” anche di fronte ad accordi o disaccordi. “La capacità di portare avanti le nostre ambizioni, il rispetto degli uni e degli altri e la diversità. Sono convinto che il futuro dell’Europa è nella diversità ma anche nella capacità di creare ponti in comune. Insomma un’Europa progressista contro gli egoismi e gli arretramenti”.

Lo scontro – deflagrato dopo il faccia a faccia Salvini-Orban, nel corso del quale i due si erano detti contrari all’Europa che vuole l’immigrazione guidata da Macron – era proseguito con la replica del presidente francese. “Se hanno voluto vedere nella mia persona il loro principale avversario, hanno ragione”, aveva ribattuto dalla Danimarca. “Nei prossimi giorni e nei prossimi mesi dovremo prendere decisioni in profondità per affrontare il tema delle migrazioni, e ciò presuppone serietà e spirito di responsabilità, restando fedeli ai nostri valori, come il diritto d’asilo, con una vera politica nei confronti dei Paesi d’origine e all’interno – il ragionamento di Macron – Non è quello che propongono Orban e Salvini“.

E nelle scorse ore, il ministro dell’Interno era tornato ad attaccare: “A Bruxelles dormono o sono complici – ha detto – L’ultimo che può dare lezioni agli italiani – ha proseguito – è il signor Macron visto che, dall’anno scorso, ha respinto quasi 50mila persone, comprese donne e bambini, ai confini con l’Italia. Quindi lezioni di bontà e generosità da chi respinge a migliaia a migliaia, non ne prendiamo”.

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L’Europa di Salvini &C. è quella austroungarica, nulla di più lontano dagli interessi degli italiani

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