Attualità

Francia, niente festival vegano a Calais: tensione coi macellai (che volevano fare una grigliata)

Laurent Rigaud, leader del sindacato macellai e salumai aveva avvertito le autorità che i suoi iscritti avrebbero reagito alla manifestazione, cercando "il contatto" con i vegani. In programma una grande grigliata con 400 persone tra cacciatori, allevatori e ristoratori

di F. Q.

La manifestazione doveva svolgersi l’8 settembre, ma la tensione è troppo alta. Quindi niente festival vegano a Calais. Il municipio della città francese infatti teme che possano verificarsi scontri con l’associazione locale dei macellai, visti anche i precedenti atti di vandalismo nel Paese contro le vetrine di macellerie e salumerie da parte di militanti ‘antispecisti’ contrari allo sfruttamento degli animali.

Laurent Rigaud, leader del sindacato macellai e salumai aveva avvertito le autorità che i suoi iscritti avrebbero reagito al festival, cercando “il contatto” con i vegani. In programma c’era una grande grigliata assieme a rappresentati dei cacciatori, gli allevatori e i ristoratori che, secondo gli organizzatori, avrebbe richiamato almeno 400 persone. “Volevamo restare pacifici, mostrare che la violenza non è dalla nostra parte ma che fra i vegani ci sono degli estremisti“, ha detto Rigaud, citato da Le Figaro. L’associazione Farplace che aveva organizzato il festival ha espresso il suo rincrescimento su Facebook, dicendo di voler cercare una sede alternativa per l’evento.

In Francia, dove il consumo di carne e formaggi è fortemente radicato nella cultura gastronomica, non mancano tensioni attorno al movimento vegano. In marzo un’attivista vegana è stata riconosciuta colpevole di istigazione al terrorismo per aver gioito su Facebook della morte di un macellaio nell’attentato jihadista in un supermercato di Trebes.

Francia, niente festival vegano a Calais: tensione coi macellai (che volevano fare una grigliata)
Precedente
Precedente
Successivo
Successivo

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione