Eran tremila, erano giovani e rozzi… Sul molo di Panarea, fazzoletto di roccia vulcanica in mezzo al mare, è tutto un sciamare di ciabatte, canottiere, sudori e merende al sacco, vomitati ogni giorno dai barconi del turismo cafone. Il contrasto è ancora più stridente con il super yacht, Saluzi, 70 metri, dotato anche di una spa, un karaoke/lounge e un cinema sotto le stelle, sulle fiancate un murales pop luminescente, un pugno negli occhi pagato la bellezza di 480mila euro per una settimana. E’ stato il regalo di papà Murdoch (Rupert), il patron di Sky, alla figlia Elisabeth, Liz per gli amici, per i suoi 50 anni. Altri ospiti dormivano su un paio di panfili di dimensioni più ridotte, ma sempre dai 40 metri in su. Liz si era raccomandata con gli organizzatori del party: low profile, mantenere il basso profilo, non vogliamo dare nell’occhio. Anche quando hanno chiesto al Hotel Raya di volerlo tutto a disposizione per loro. Cosa fare degli ospiti che già dormivano in albergo?

Fargli un’offerta alla quale era difficile resistere: lasciateci le camere, in cambio vi prenotiamo un albergo a vostra scelta (meglio ancora se scegliete un’altra isola) e per il disturbo vi diamo un argent de poche di 1500 euro ciascuno. Affare fatto. Mentre nelle tasche della Fondazione Raya finiva un obolo di una mezza milionata di euro. Intanto due camion merci, uno conteneva gli allestimenti, l’altro cibarie gourmet, vini pregiati e casse di champagne millesimo. Primo intoppo, intervengono i carabinieri: divieto per i bestioni quattroruote di stazionare sul molo, multa e i tir svuotati vengono spediti a Lipari. E così le maestranze hanno potuto ricoprire le tre piscine di acqua termale con pedane cristallizzate, in mezzo giochi d’acqua e palle stroboscopiche.

Mi raccomando il basso profilo: ma vogliamo tutti i taxi (di fatto le macchinette elettriche eco/friendly) a disposizione dei nostri ospiti e hanno lasciato a piedi gli habitues dell’isola.
Mi raccomando low profile: niente fuochi d’artificio ( che cafonata!) solo qualche fascio di luce laser che bucava l’oscurità. Il lounge del Raya, sospeso tra cielo e mare, terrazzato su tre livelli, solo a disposizione della Murdoch gang. Se contavano sulle spettacolari sciare di fuoco sparate da Stromboli, Iddu dispettoso ha eruttato dall’altro lato. E poi è cominciato il cicaleccio degli isolani, amplificato dal chi c’era e chi non c’era. Ma quanti erano gli invitati? Trecento, cinquecento. No, solo un centinaio, più chic escludere, anziché includere.

Molti comunque avevano rinunciato last minute causa cattivo tempo. Correvano i nomi di Tom Cruise e di Cameron Diaz, di Piersilvio Berlusconi e di Jerry Hall, ex compagna pluritradita di Mike Jagger, adesso moglie del devoto vecchio tycoon australiano Rupert. C’era invece Cate Blanchette guardata a vista da un paio di body guard. Che dava però all’isola quell’aria da set di un film sui ricchi e famosi. Niente performance acrobatiche da Cirque du soleil – qualcuno si vantava di essere ben informato-  solo nani, ballerine e giocolieri.
Partita la brigata glamour, cominciano le lamentele degli isolani: si sono portati tutto da fuori, il mangiare e il bere, Raya a parte, non hanno creato nessun indotto per l’isola.  Racconta divertito Antonio Galdo, l’inventore del sito Non sprecare: “L’ho incrociato dal fruttivendolo e trattava sul prezzo delle pesche. E’ cosi che si fanno i soldi…”. In fondo tra loro e i distru-turisti dei barconi non c’è molta differenza: arrivano, sporcano e se ne vanno.

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