Quindici anni fa in usciva Monster Hunter, un successo inaspettato che diventa subito culto in Giappone ma che negli anni fatica a uscire dalla nicchia che invece si è creato all’estero, a causa di meccaniche davvero troppo complesse per i giocatori dell’occidente.
Quest’anno con l’uscita di Monster Hunter World, Capcom decide di aprirsi totalmente al mercato occidentale facendo uscire il titolo su tutte le piattaforme da salotto e, con qualche giorno d’anticipo rispetto alle previsioni, in questo caldo agosto anche su Steam, rendendo felici tantissimi appassionati e segnando un record di vendita con oltre due milioni di copie vendute al Day one; primo titolo della saga che approda su computer, MHW fa della sua forza un sistema rinnovato che alleggerisce il giocatore di quelle meccaniche che da fin troppo tempo lo relegavano sullo scaffale dei giochi “troppo ostici”, una conversione non priva di difetti ma che saprà conquistare il cuore di ogni giocatore che si voleva avvicinare all’Hunting game di Capcom ma ne rimaneva in qualche modo spaventato.

Monster Hunter World è basato su un rituale molto semplice, si sceglie il mostro da cacciare, ci si equipaggia di conseguenza, e si parte, in solitaria o con altri tre compagni, portare a casa la ricompensa è invece molto più complesso di cosi; partiamo dal fatto che Capcom ha perfezionato il combattimento contro i giganteschi mostri che incontrerete grazie all’esperienza accumulata negli oltre 10anni di vita della saga, mettendovi a disposizione ben 14 armi differenti, che ovviamente possono essere migliorate e portate ad avere particolarità uniche. Ma il processo di upgrade è legato strettamente alle prede cacciate: il fabbro per forgiarvi nuove armi, armature e dequipaggiamenti sempre più potenti, utilizzerà i materiali che avrete ottenuto come bottino una volta sconfitti gli avversari.

La storia che andrete ad affrontare serve da introduzione a questo mondo, fatto di trofei e di ricerca della perfezione, che caccia dopo caccia vi porta a entrare sempre più in simbiosi con l’arma prescelta, a cercare di crearvi un’armatura che vi permetta di sfruttare al massimo ogni abilità di suddetta arma, e a diventare una perfetta macchina da combattimento. Nel caso decideste di cambiare arma o di sperimentarne altre sappiate che ad alti livelli – dove inizia il “vero “gioco – dovrete cominciare da capo, pena una morte inesorabile davanti al mostro gigante di turno.

Un aspetto molto curato è indubbiamente l’ambientazione, varia e affascinante rende l’esperienza di gioco immersiva e divertente, con animazioni dei mostri ricercate e zone di caccia esotiche e ben strutturate, anche se si poteva sicuramente spingere di più sulla grafica, che qualche volta pecca di alta definizione e dettaglio.

La versione PC, dove attualmente abbiamo collezionato più di una sessantina di ore, è un porting discreto, capace di sfruttare hardware performanti e di garantire i 60fps (frame per secondo) anche nelle sezioni più concitate, a patto che abbiate una configurazione di alto livello, in caso di computer più vecchi potrete comunque beneficiare di framerate più stabili rispetto alle controparti console e a caricamenti più veloci, ma il distacco è molto labile graficamente parlando.

Completano il quadro un netcode poco stabile che tende spesso a disconnettere il giocatore dalla sessione e a relegarlo al gioco offline, ed uno sfruttamento del processore davvero mal strutturato, che sforza inutilmente il cuore della macchina, quasi dimenticandosi della scheda video a bordo; intendiamoci, niente che possa rovinare un’esperienza di gioco unica come quella che Monster Hunter offre, con qualche accorgimento tra le opzioni di gioco, ma la speranza è che Capcom rilasci in tempi brevi la patch che ha annunciato per risolvere questi problemi, per poter godere appieno delle potenzialità che un PCdi fascia alta offre.

L’uscita di Monster Hunter World su PC in anticipo rispetto alla data originaria è stata davvero una bella sorpresa per tutti i giocatori che lo aspettavano, rendendo molto più divertente un estate fin troppo afosa, e se calcoliamo l’aggiunta di eventi futuri  – già rilasciati su console – si preannuncia un fine estate di caccia molto lungo e decisamente divertente.

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