La piena improvvisa del torrente Raganello è costata la vita a dieci escursionisti. Molti si chiedono se quei morti potevano essere evitati, se occorresse adottare un principio di maggiore precauzione. Al momento della tragedia (e anche nei quattro giorni precedenti) su tutta la Calabria c’era allerta meteo gialla, non arancione né rossa, e comunicata solo alle 13 con una mail.

Il magistrato indaga al momento contro ignoti ma si attendono a breve iscrizioni sul registro degli indagati. La guida esperta di Civita, Emanuele Pisarra, giornalista e blogger, dice: “Il sindaco doveva vietare l’accesso alle gole con queste condizioni. Da giorni ci sono acquazzoni pomeridiani, bisognava fare un’ordinanza di divieto di accesso per avverse condizioni meteo”. Il sindaco Alessandro Tocci non ci sta: “Non si può chiudere l’accesso al Raganello per un’allerta meteo gialla su tutta la Calabria. È stata una situazione straordinaria”.

Certo, se il sindaco avesse vietato in questi giorni di agosto l’accesso, l’agenzia Raganello Tours, con l’ufficio di fronte alle finestre del Municipio, avrebbe perso molti ricavi. “Temo che i cittadini non sarebbero stati dalla sua parte”.

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