Ne aveva accompagnati tanti lungo quei canyon scavati dal torrente. E anche lunedì era partito con il suo gruppo di escursionisti che volevano ammirare le gole del Raganello. Poi la piena, venuta giù verso valle all’improvviso. Ha trascinato tutti, compreso lui, Antonio De Rasis, senza lasciargli scampo.

La guida di Cerchiara di Calabria, in provincia di Cosenza, è tra le 10 persone morte nel Parco del Pollino. Proprio lui che negli anni aveva anche aiutato a salvare vite. Nell’inverno 2017 era stato anche tra i soccorritori intervenuti a Rigopiano, per salvare le persone rimaste intrappolate nell’hotel sepolto dalla valanga il 18 gennaio.

Volontario della Protezione Civile, De Rasis viene descritto come una guida esperta. Grande appassionato di montagna, sul suo profilo Facebook postava foto e video delle arrampicate in compagnia sulle montagne e diversi articoli che parlavano di salvataggi di persone in difficoltà durante le escursioni. “Sicuramente – ha detto il sindaco di Cerchiara, Antonio Carlomagno – con la sua alta esperienza, nel contesto di questo dramma improvviso, avrà prestato e tentato di dare il massimo soccorso ai componenti del gruppo”.

“Ricordiamo Antonio – ha detto – un ragazzo di 32 anni che prestava con abnegazione e con grande spirito di sacrificio la propria attività nel settore dell’escursionismo ma anche del volontariato e della Protezione Civile. Un ragazzo solare, propositivo, pieno di vita. Certamente siamo attoniti di fronte a questa tragedia che ci colpisce sia come istituzione ma soprattutto come comunità”.

Articolo Precedente

Catania, la nave Diciotti arriva in porto: nessuno sbarco per i 177 migranti. Proteste a terra contro la linea di Salvini

next
Articolo Successivo

Sicilia, la figlia del boss fa la vigile urbana: “Scelta poco opportuna”. Il sindaco: “Colpe dei padri non ricadano sui figli”

next