Un appello ai farmacisti perché “non confondano i cittadini con la vendita di prodotti omeopatici” e una riflessione sul dibattito delle scorse settimane sulla scienza. Che è degenerato in “modo penoso e preoccupante”. Beppe Grillo, in un post pubblicato sul blog, riapre la discussione sui farmaci e, rivolgendosi a chi vende le medicine, si sofferma a parlare dei vari metodi di cura. Un’analisi che, in un momento di discussioni e polemiche per le proposte del governo Lega-M5s sul tema vaccini, viene letta da alcuni commentatori come un tentativo di prendere posizione sull’argomento. Tanto che il noto medico Roberto Burioni su Twitter ha commentato: “Bravissimo. Speriamo che questa presa di posizione chiara, coraggiosa e illuminata sia di buon auspicio per il futuro”.

“I medici di base e le farmacie rappresentano uno dei fari sempre fissi per il cittadino”, si legge nel post, “sempre a rischio di perdersi fra le ciance infinite, le opinioni e i dibattiti: di fronte alle difficoltà che la malattia ed il disagio comportano non si devono, e non si possono, creare dubbi nella sua mente. Per questa ragione mi appello al Vostro Ordine e a tutti i professionisti che rappresentate: evitiamo che le farmacie continuino a confondere i cittadini con la vendita di prodotti omeopatici. I fortissimi dubbi sulla loro efficacia da parte del mondo scientifico sono di dominio pubblico”. E Grillo, che si firma ironicamente insieme al “suo neurologo” aggiunge: “In queste ultime settimane abbiamo riflettuto molto sulla difficoltà a comprendere il significato della parola scientifico da parte delle persone. E’ stato disorientante, preoccupante e quasi penoso, assistere ad una degenerazione del dibattito così profonda”.

E’ pur vero, commenta Grillo, che “non dovremmo stupircene più di tanto se consideriamo la diffusione di trattamenti e metodologie diagnostiche al limite dell’assurdo. Basti pensare alla fiducia con cui molte persone si rivolgono ai cosiddetti guaritori”. Per questo il fondatore del M5s si rivolge all’ordine dei farmacisti: “La certezza di trovare nell’Ordine dei Farmacisti Italiani una sponda di razionalità è quindi praticamente matematica. E’ infatti difficile immaginare un laureato in farmacia che invita un paziente a rivolgersi ad un guaritore. Difficile che accada quanto illegale”. Lo stesso per Grillo vale per l’omeopatia. “Senza permettermi un giudizio definitivo, l’omeopatia è stata più volte messa in discussione, sino a ripetuti quanto implacabili verdetti di inefficacia e inopportunità. Questo sia per quanto concerne la validità come opzione terapeutica che per la possibilità di un ritardo nell’approccio adeguato. Ritardo che potrebbe essere causato proprio dall’abuso di prodotti così a rischio di inefficacia e che, pur essendo in vendita in molte farmacie, farmaci non possono essere definiti. Non dimentichiamo che, proprio il loro commercio nelle farmacie potrebbe, per contiguità e similarità, contribuire a confondere il cittadino”.

Il garante M5s promuove invece il servizio sanitario nazionale: “Il nostro sistema sanitario è uno dei migliori al mondo, per affidabilità e livello di copertura nei confronti dei cittadini. Agli occhi del Ssn siamo tutti uguali nei diritti, indipendentemente da quale patologia ci ha colpiti. Ed è anche in none di questa evoluzione che chiediamo la sospensione della vendita presso le farmacie italiane di prodotti senza che ne sia stata scientificamente comprovata l’efficacia”. “Nell’augurare a tutti i farmacisti italiani buon ferragosto mi viene in mente l’uso, almeno preventivo, dell’acqua fresca: bagnarcisi la testa in queste estati sempre più afose” conclude ironicamente Grillo.

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