Dopo tre stagioni e quarantadue episodi Tutto può succedere saluta il pubblico di RaiUno e non avrà una nuova stagione. Lunedì 6 agosto è stata infatti trasmessa l’ultima puntata con protagonista la famiglia Ferraro vista da 2.716.000 telespettatori e il 15.7% di share. La fiction, tratta dal fenomeno americano Parenthood, con Pietro Sermonti, Camilla Filippi, Alessandro Tiberi e Maya Sansa ha conquistato con facilità la critica e una parte di telespettatori fedeli. Non abbastanza per portare in onda su RaiUno la quarta serie, la terza edizione ha infatti oscillato tra il 14-15% di share.

Numeri appena sufficienti ma dovuti anche alla controprogrammazione: dalla sfida con il fenomeno Temptation Island e in alcuni casi con una parte delle partite dei Mondiali di Russia. Le precedenti stagioni erano state trasmesse in inverno o in primavera, la messa in onda in estate aveva già fatto immaginare il triste destino di Tutto può succedere. “No, non ci sarà una quarta stagione e spiace anche a noi. Ma già all’inizio erano state programmate tre stagioni. La storia si conclude, ma è stata una bella avventura per tutti” ha detto il regista Lucio Pellegrino in un’intervista a La Verità.

La notizia della chiusura della fiction prodotta da Cattleya non è stata presa affatto bene dai fan che sui social si sono riversati in tanti con commenti di vario genere: “E’ scandaloso non rinnovarla” ha protestato qualcuno, “Maledetti, era bellissima” hanno continuato altri. Intanto su Change.org è partita una petizione per cercare di convincere la Rai a cambiare idea con una raccolta firme. Anche la conduttrice Rita Dalla Chiesa ha mostrato il suo dispiacere su Twitter: “Non ci sarà la continuazione di Tutto può succedere? Ma scherziamo? Non era mica una fiction, era vita vera. Ci siamo riconosciuti tutti nella famiglia Ferraro. Gli attori, tutti, nessuno escluso, sono stati bravissimi. Non ho mai avuto la percezione del raccomandato/a di turno. Sbagliano a non riproporla. E’ chiaro che se la metti d’estate gli ascolti calano un po’. Rivogliamo Tutto può succedere e la famiglia Ferraro”.

“La Rai ha voluto contro-programmare i mondiali di calcio. Non il massimo. Era pronta da poco, forse poteva partire un mese prima. Su RaiPlay la settimana precedente alla messa in onda ha avuto 2.5 milioni di visualizzazioni”, ha continuato il regista Pellegrini. Già l’attore Pietro Sermonti aveva sbottato per la scelta di programmare la serie in piena estate: “Ci hanno messo praticamente a Ferragosto – aveva detto al Messaggero – in piena estate, al posto dei Mondiali. Il successo dell’anno scorso evidentemente non era un successo. Non voglio fare sarcasmo ma è come fare un frontale con la realtà. Se una serie piace al pubblico non si merita certo questa collocazione balneare”. A Viale Mazzini cambieranno idea? Difficile se non impossibile.

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