Ci sono libri più consoni all’estate. E libri che andrebbero letti d’inverno. Cappuccetto rosso, Geronimo Stilton e altri grandi classici del fumetto, Paperino a Paperopoli, le avventure di Gastone, oppure, per le femminucce, La bella addormentata nel bosco vanno bene ai bambini in gita. Per le ragazze da matrimonio, le nubili attempate, o le single di successo i romanzi sono il meglio per una vacanza da sogno. I maschi, sotto l’ombrellone, potrebbero fantasticare con i libri d’avventura. Secondo Elisa Montemagni, capogruppo della Lega in Toscana, esistono dei libri “più consoni al periodo estivo” a differenza di altri. La leghista ce l’aveva col mio saggio su Salvini (“Il ministro della paura”, Paper First) che oltre ad essere “contro” il suo leader, sarebbe risultato inappropriato presentarlo in una serata estiva e per di più patrocinato da un ente pubblico.

Montemagni, senza alcun dubbio, divora i saggi, e specialmente quelli politici, ma solo nel periodo autunno-inverno. E con lei tutti i dirigenti leghisti. L’idea, ora che ce l’ha spiegata, non risulta affatto peregrina: leggere qualcosa che faccia sorridere o fantasticare o anche appassionare è sempre meglio che incupirsi con la realtà a noi contemporanea specialmente in un periodo in cui il nostro corpo e la nostra mente raggiungono l’agognata libertà dal pensiero. Sono sempre preoccupazioni in meno. Con il corpo in ammollo a mare oppure al pascolo sulle montagne è opportuno, desiderabile, invidiabile un libro di inchiesta? Decisamente no. Ridurrebbe la vacanza a uno strazio e farebbe perdere l’attimo fuggente della felicità.

Chissà se la Montenagni farà carriera nel partito di Salvini. A occhio, direi di sì.

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