Una coppia di turisti milanesi è morta dopo che l’auto su cui viaggiavano è stata travolta da una frana in Val Ferret, ai piedi del massiccio del Monte Bianco, nel territorio comunale di Courmayeur. L’incidente si è verificato poco prima delle 18 di lunedì 6 agosto. Il corpo del marito – Vincenzo Mattioli, di 71 anni – è rimasto incastrato nelle lamiere di una utilitaria, avvolta dalle acque del torrente: le operazioni di recupero sono state particolarmente complesse e si sono concluse in serata. Ci sono volute invece ore di ricerche, terminate la mattina del 7 agosto, per trovare al di sotto del veicolo anche il cadavere della moglie. I Vigili del fuoco e il Soccorso alpino della Guardia di finanza stanno lavorando per estrarre la seconda vittima dai massi e dal fango.

Quando è avvenuto il distacco della frana, poco prima delle 18, la strada era molto trafficata e non è escluso che ci possano essere altre vittime: “Dai primi sorvoli è emerso il coinvolgimento di alcune auto. I soccorsi stanno operando per capire se possano esserci persone coinvolte, eventualità che purtroppo, allo stato attuale delle informazioni pervenute, non è da escludersi”, fa sapere la Regione Valle d’Aosta in una nota. Sono almeno due i distacchi di massi e fango segnalati lungo la Val Ferret, percorsa da una comunale e dalla vicina Dora di Ferret. Una conseguenza inaspettata del nubifragio che si è scatenato intorno alle 15, e che ha portato all’evacuazione di tutta la vallata, in queste settimane affollata dai turisti: molti appassionati di trekking, ma anche diversi golfisti, che alloggiano in alberghi, campeggi e rifugi alpini.

Circa 200 persone rimaste bloccate nella notte “vengono portate in elicottero in località Planpincieux e da qui, con la navetta, al forum sport center di Dolonne”, dove da ieri già si trovano altre 25 persone, spiega il sindaco di Courmayeur, Stefano Miserocchi. In 100 hanno poi trascorso la notte al Golf club – “dal presidio medico non sono arrivate segnalazioni”, dice Miserocchi – gli altri in alloggi e campeggi. Il Comune di Courmayeur, con il supporto della protezione civile regionale, ha allestito un centro di prima accoglienza per le persone coinvolte ed evacuate a seguito dell’evento.

La prima frana si è staccata nella parte bassa della vallata, tra la località di Planpincieux e quella di La Palud. L’evacuazione in quest’area è già iniziata. Più difficoltoso liberare la strada nella parte alta della vallata: qui, tra Planpincieux e Lavachey, per sgomberare la carreggiata è stato necessario chiamare una ruspa. Sul posto stanno operando il Soccorso alpino valdostano, il Soccorso alpino della guardia di finanza di Entreves, i carabinieri, la polizia, il corpo forestale, la polizia municipale di Courmayeur, e i vigili del fuoco della Valle d’Aosta, con il supporto del personale sanitario del 118. La Struttura operativa Assetto Idrogeologico dei bacini montani della Regione Valle d’Aosta ha stimato che ci vorranno almeno 10 giorni per rimuovere i circa 25mila metri cubi di detriti. Il responsabile della struttura Valerio Segor ha dichiarato che “in assenza di ulteriori precipitazioni non sussistono rischi”.

Il presidente della Regione, Nicoletta Spelgatti, ha incontrato nella mattinata del 7 agosto il sindaco di Courmayeur, al quale ha assicurato la massima collaborazione e il pieno supporto del Sistema di Protezione Civile con la messa a disposizione delle energie e dei mezzi per far fronte alla gestione dell’evento e al ripristino della sicurezza e normalità. Con una nota, al termine dell’incontro, fanno sapere che “l’intera comunità valdostana si unisce al dolore dei familiari di questa terribile tragedia”. Un ringraziamento poi va ai soccorsi che “oltre a essere intervenuti in modo tempestivo ed efficace a fronte di un evento improvviso e del tutto imprevedibile, stanno lavorando con grande professionalità per riportare la situazione alla normalità”.  In un comunicato del Consorzio degli enti locali della Valle D’Aosta, anche il presidente Franco Manes, a nome dell’intero cda, esprime “vicinanza di tutti gli enti locali valdostani” e “sincero cordoglio per le famiglie delle vittime”.

 

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