Fecero irruzione nel centro di accoglienza di Sulmona, in provincia dell’Aquila, minacciando i migranti con una pistola scacciacani e finendo per accoltellare un ragazzo originario del Gambia. Il fatto risale al 12 giugno scorso, e oggi i due responsabili del blitz sono stati arrestati. Si tratta di Serafino Di Lorenzo, di 39 anni, e del 45enne toscano Nicola Spagnoletti. Per loro l’accusa è tentato omicidio aggravato nei confronti di un cittadino straniero. La Procura infatti, al termine delle indagini, ha contestato l’aggravante della discriminazione e odio razziale, che sarebbe emersa analizzando alcuni post pubblicati successivamente su Facebook da uno degli arrestati.

La sera del 12 giugno scorso i due salirono al terzo piano del centro di accoglienza di corso Ovidio, dove sono ospitati 27 migranti, minacciando gli ospiti con una pistola scacciacani e un coltello di piccole dimensioni. Gli immigrati reagirono, sentendosi in pericolo e nel corso dei momenti concitati della discussione un ventitreenne proveniente dal Gambia, venne colpito con un coltello al fianco sinistro. In uno dei video registrati durante l’irruzione si sente Di Lorenzo pronunciare la frase “Mo questi qua li uccido uno a uno“. Nelle immagini compare anche il coltello usato per ferire il migrante e la pistola scacciacani. I provvedimento è stato firmato dal gip dell’Aquila Marco Billi, su richiesta del pm Stefano Iafolla. I due, uno dei quali pregiudicato per diversi reati, anche di natura violenta, si trovano ora in carcere a Sulmona

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