Folgorati da una scarica elettrica: sono morti così  Zigur Bendaj, muratore albanese di 45 anni, e il suo vicino di casa Marco Alfano, 56 anni, nella tarda serata di mercoledì 1 agosto, a Velletri, in provincia di Roma.  Il muratore stava terminando il ponteggio per i lavori di ristrutturazione della facciata della propria abitazione – che sarebbero iniziati giovedì mattina – quando, improvvisamente, la moglie l’ha visto accasciarsi privo di sensi.

Rispondendo alla richiesta d’aiuto della donna, il vicino di casa si è avvicinato per prestare soccorso, rimanendo a sua volta colpito. Ferita anche la moglie di Alfano, accorsa in aiuto del marito e del vicino. Insieme ai carabinieri sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e gli ispettori della Asl Roma 6, ma al loro arrivo i due uomini erano già privi di vita.

Sono in corso verifiche per stabilire da dove sia partita la scarica elettrica, ma tra le ipotesi, la più probabile è che possa essere arrivata da un lampione stradale addossato all’impalcatura. Il medico legale ha confermato la morte per folgorazione per entrambi e le salme dei due uomini, trasportate alla camera mortuaria, sono state messe a disposizione dell’autorità giudiziaria. L’impalcatura è stata sequestrata per effettuare ulteriori accertamenti e al momento la linea dell’illuminazione pubblica in quella zona del centro storico di Velletri è stata interrotta.

“Una tragedia enorme”, ha commentato così l’incidente il sindaco di Velletri Orlando Pocci. “L’area del cantiere è stata sottoposta a sequestro. Aspettiamo gli esiti degli accertamenti”, e in merito all’ipotesi che la scarica elettrica mortale sia arrivata dall’illuminazione pubblica ha dichiarato che “il lampione  era stato inglobato nell’area ponteggio” e non esclude l’eventualità della convocazione di un consiglio comunale straordinario.

Articolo Precedente

Papa: “Pena di morte è inammissibile”. Cambia catechismo della Chiesa cattolica

next
Articolo Successivo

Milano, aggredito Enrico Nascimbeni scrittore vicino ai Sentinelli: “Sporco comunista di m…”

next