Multa da 300mila euro per Amazon, colpevole secondo l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) di aver esercitato “attività postali in carenza di autorizzazione amministrativa”. La sanzione riguarda Amazon Italia Logistica, Amazon Italia Transport, Amazon Italia Service, Amazon Europe Core e Amazon Ue, che fanno tutte capo al gruppo di Seattle. La decisione è stata presa al termine dell’istruttoria avviata nel mese di marzo. Agcom ha verificato che Amazon, nell’ambito delle sue attività nel commercio online, svolge anche attività postali, come la logistica e la consegna di pacchi o la gestione dei centri di recapito, sottolinea la nota.

Amazon, rileva l’authority, ha “realizzato sul territorio italiano una rete unitariamente organizzata per svolgere servizi postali, consistenti nell’attività di smistamento e nella successiva fase recapito, utilizzando, per realizzare tale fase, società non munite di autorizzazione generale per svolgere tale servizio, in mancanza del prescritto titolo
abilitativo”, e ha anche gestito punti di recapito (locker) senza essere abilitata.

Di qui la decisione di comminare al gruppo la sanzione massima prevista dalla legge in caso di operatività senza titolo autorizzativo. Nella stessa riunione è stata avviata un’analisi di mercato sui servizi di consegna dei pacchi per valutare le prospettive concorrenziali e gli effetti sulla regolamentazione esistente e su eventuali rimedi idonei per ripristinare condizioni concorrenziali a tutela del benessere degli utenti. Il commercio online, sottolinea la nota, condizionerà sempre più i servizi di logistica e delivery, anche per conto terzi, nonché il perimetro di attività degli operatori tradizionali nei mercati postali.

“Consideriamo importante la cooperazione con le autorità e ci impegniamo affinché tutte le osservazioni che ci vengono rivolte siano affrontate il più rapidamente possibile”, commenta Amazon in una nota. “Abbiamo pertanto esaminato attentamente i riscontri presentati dall’Agcom, fornendo una risposta puntuale a ciascuno di essi. Valuteremo la decisione presa da Agcom. Siamo disponibili a cooperare con le autorità al fine di fornire ulteriori informazioni relative alle nostre attività”.

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