“L’hanno fatto apposta. Non volevano colpire me come Daisy, volevano colpire me come ragazza di colore“. Parla così Daisy Osakue, l’atleta italiana di origini nigeriane aggredita nella notte a Moncalieri, che all’uscita dall’ospedale Oftalmico di Torino con la benda sull’occhio ferito. “In quella zona ci sono diverse prostitute, mi avranno scambiate per una di loro – aggiunge – Sono stata fortunata, poteva essere una bottiglia o un sasso. La tecnologia e i media hanno un potere pazzesco. Se i nostri politici – conclude – ogni giorno usano parole di odio verso gli immigrati, le persone che a casa guardano la tv si sentono poi in diritto di fare i giustizieri. Cosa vogliono creare? Una guerra civile, perché non siete in grado di mettere a posto un paese che sta crollando?”

 

 

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