Diversi pazienti in questa settimana mi hanno accennato alla vicenda umana di Sergio Marchionne prendendo spunti simbolici utili a riflettere su se stessi. I personaggi pubblici come questo manager assumono, in certe epoche storiche, significati che si intrecciano con le caratteristiche umane ma che esulano da loro come singoli. Sul piano umano esprimo le mie condoglianze per la morte ai familiari. In questo scritto voglio provare ad analizzare il piano simbolico, che compete alla psicologia.

1. Il primo simbolo che mi viene in mente è la dedizione al lavoro maniacale, forse eccessiva, certo totale. Interroga ognuno di noi sul senso della nostra vita. Il lavoro serve per permetterci di vivere? O può divenire, se ci interessa e appassiona, ragione stessa di vita?

2. Il successo e riscatto sociale viene rappresentato da origini normali e dalla non appartenenza, per nascita, alle famiglie più ricche e potenti. Questa possibilità è una grande conquista della modernità che permette di ritenere che, forse, il potere nei prossimi decenni sarà prerogativa di uno di quei bambini che arrivano come profughi sui barconi. A differenza dei nostri figli “bamboccioni” o “sdraiati” costoro hanno voglia da vendere di emergere.

3. La fragilità umana è plasticamente simboleggiata dalla dipendenza dalle sigarette fumate, a quanto si dice, in quantità. Tutti noi possiamo essere succubi delle nostre debolezze per cui è fondamentale rendersi consapevoli per poi cercare di cambiarle.

4. La globalizzazione è rappresentata dalla nascita e vita in Italia fino a 14 anni, dal trasferimento in Canada, studi in diversi Paesi, residenza in svizzera e lavoro in itinere fra due continenti. La globalizzazione da un lato ci incute timore in quanto stravolge le nostre consolidate certezze e abitudini ma dall’altro offre alle nuove generazioni opportunità prima impreviste.

5. Il potere del denaro e gli eccessi del capitalismo vengono impersonati da un uomo che guadagnava centinaia di milioni. Lo stipendio di un operaio dovrebbe essere misura sociale per quello di altre professioni e anche per quella del grande manager. Assistiamo, a volte increduli, agli eccessi del capitalismo e del così detto libero mercato in cui un giocatore di calcio guadagna in un mese quello che una persona normale in un anno. Questo squilibrio ci interroga e richiede interventi per modificare tale distorsione. La flat tax e l’eliminazione delle tasse di successione vanno in direzione opposta.

6. L’importanza dello studio, fondamentale nella nostra epoca, è evidenziata da tre lauree e un master. La prima laurea in Filosofia simboleggia la rilevanza della conoscenza pura. In questo momento storico lo studio e la conoscenza sono il patrimonio più grande che ogni ragazzo può acquisire nel corso della sua vita. A volte la conoscenza viene appresa sul campo e non sui libri ma, in tutti i casi è il bagaglio più prezioso. Il tentativo di superare nella modernità il classico conflitto sociale fra classe operaia e proprietario rendendo corresponsabili, partecipi e orgogliosi coloro che lavoravano con lui. Le fabbriche del futuro dovranno auspicabilmente coinvolgere coloro che vi lavorano rendendoli uniti e fieri del loro lavoro e del prodotto che riescono a proporre per migliorare la vita degli altri esseri umani.

7. Il maglione, invece che la giacca e cravatta, rappresenta simbolicamente tutti i punti precedenti in quanto riassume l’idea di essere dentro ma anche fuori dall’establishment. In tutti i casi di essere originale.

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