Editoriale Il Fatto annuncia di aver avviato una collaborazione con Weborama, la società europea specializzata nella Data Science e leader mondiale nella profilazione semantica. L’obiettivo della collaborazione è traghettare una realtà editoriale forte e consolidata come Editoriale Il Fatto verso un approccio totalmente data-driven, seguendo la strada tracciata con successo da grandi testate internazionali come il Wall Street Journal.

Alla base della collaborazione vi è l’adozione della DMP Weborama Audience Manager (WAM), utilizzata per raccogliere, analizzare e segmentare tutti i dati di prima parte del sito Ilfattoquotidiano.it e delle altre testate della stessa società editoriale; in più, Weborama ha messo a disposizione il suo Database italiano composto da oltre 70 milioni di profili comportamentali e socio-demografici.

Incrociando tali profili con i dati di prima parte, Editoriale Il Fatto potrà individuare con estrema precisione la composizione della propria audience, per raggiungere un duplice obiettivo: da un lato una maggiore conoscenza dei propri clienti che consenta un’offerta di soluzioni e prodotti sempre più personalizzati, dall’altro un ampliamento della propria base di utenti che permetta alla società di introdursi nei segmenti di mercato in cui finora è stata meno presente.

Per una società editoriale è fondamentale analizzare la propria audience individuando specifici cluster, insight di impatto e correlazioni significative tra profili comportamentali e contenuti. In questo processo, Weborama agirà come un vero e proprio partner di Editoriale Il Fatto per quanto riguarda la Data Science, aggiungendo ulteriore valore e profondità a queste analisi.
Cinzia Monteverdi, Presidente e Amministratore Delegato di Editoriale Il Fatto, nel piano industriale che descrive lo sviluppo dei prossimi tre anni, conferma che l’approccio data-driven ha un forte impatto su tutte le fonti di ricavo: la trasformazione dell’azienda in senso data-driven modifica positivamente la proposizione commerciale di ogni prodotto dell’editoriale.
Luca D’Aprile, consigliere delegato all’innovazione di Editoriale Il Fatto, commenta: “Diventare una data-driven company è uno dei nostri grandi obiettivi. Alcune implicazioni sono già molto chiare e hanno portato a primi risultati positivi. Questo è l’inizio di un percorso che sicuramente porterà Editoriale Il Fatto a esplorare e utilizzare in modo sempre più proficuo le infinite possibilità che una data-driven strategy può fornire al mondo dell’informazione”.

“L’approccio de Il Fatto è totalmente in sintonia con la nostra filosofia e la nostra visione del mondo dei dati”, aggiunge Roberto Carnazza, Managing Director di Weborama Italia. “Editoriale Il Fatto è una delle prime realtà in Italia ad aver compreso il valore del dato non solo in termini pubblicitari ma come asset fondamentale per sviluppare e migliorare il proprio prodotto editoriale, per dialogare con i propri utenti e per fidelizzare i nuovi lettori. Il cosiddetto data journalism non è solo una bella etichetta modaiola ma un modo totalmente innovativo di costruire e ottimizzare una realtà editoriale all’avanguardia”.

Articolo Precedente

Il Fatto Quotidiano, continua la crescita: +3% a maggio con oltre 48mila copie vendute tra edicola e digitale

next
Articolo Successivo

Belpietro non offese i credenti: l’ex direttore di Libero titolò “Questo è l’Islam” dopo la strage a Charlie Hebdo

next