L’ipotesi russa è durata una notte. La trattativa tra il miliardario Dmitrij RybolovlevYonghong Li è naufragata, al pari dell’ultimo tentativo del proprietario cinese del Milan di restare con una quota di minoranza nel club. La notizia, data in anteprima dal sito de Il Sole 24 Ore, ha una sola conseguenza diretta: con il mancato closing, il Diavolo è ufficialmente nelle mani del fondo Elliott. A vuoto, quindi, la missione disperata del patron rossonero, che dopo non aver chiuso con il self-made man italoamericano Rocco Commisso, in nottata era volato a Londra per provare a trovare un accordo in extremis col miliardario russo già proprietario del Monaco.

Come detto, la palla ora passa nelle mani del fondo statunitense Elliott, che aveva prestato a mister Li i 303 milioni di euro che un anno e mezzo fa gli erano serviti per comprare il club dalle mani di Silvio Berlusconi. Mister Li venerdì scorso non ha ottemperato a una scadenza fondamentale: non ha restituito 32 milioni di euro, con il fondo di Paul Singer che ha avviato il pegno sulle azioni del Milan. Una strada che lo porterà ad acquisire il controllo della Rossoneri Lux, che in pratica è proprietaria della società milanese. Con la fine dell’era cinese, a stretto giro Elliott prenderà possesso del club. Secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, la prima azione dei nuovi patron sarà presumibilmente quella rimuovere l’attuale cda.

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